Cartelli fake: 1 divieto di sosta su 3 è finto, se lo vedi fatto così non è legale, occhio alla dicitura | Non ti multano mai

Cartelli stradali (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Multato dopo aver parcheggiato in un’area soggetta a divieto di sosta? Ecco come potresti ricevere l’annullamento
I segnali stradali sono d’importanza imprescindibile per ciascun utente si trovi a circolare su una strada, indipendentemente che ciò avvenga come pedone, automobilista o a bordo di qualsiasi altro mezzo.
La funzione dei cartelli è quella di garantire un livello di sicurezza elevato, facendo sì che la circolazione di vetture e utenti sulla strada avvenga in modo totalmente esente da rischi.
All’interno del Codice della Strada esiste una specifica sezione che definisce, in maniera particolareggiata, l’interezza dei segnali stradali, compresi di significato e di valenza.
Sono molteplici gli esempi che è possibile incontrare su strada, caratterizzati da forme, colori ed elementi differenti, ma la cui unione di validità si rende determinante per la garanzia di sicurezza su strada.
Il dubbio di molti guidatori
Spesso gli automobilisti hanno dimostrato di entrare in confusione nel merito della distinzione del divieto di sosta e del divieto di fermata. Ciò nonostante, esistono delle significative differenze tra i due segnali, in termini di grafica, esattamente come di significato. Infatti, il divieto di sosta impone l’impossibilità per un conducente di parcheggiare la propria vettura nell’area opportunamente segnalata; la prescrizione ha, generalmente, validità continua, indipendentemente dal mese, dalla stagione, dalla fase del giorno o dalla data stessa, a meno che eventuali variazioni non vengano espressamente dichiarate mediante l’impiego di un pannello integrativo.
In presenza di un divieto di sosta, la fermata, a patto che il conducente resti all’interno del veicolo e in possesso del volante, è comunque concessa per lo scarico o il carico di passeggeri. Ciò non avviene, invece, se la strada o lo spazio apposito è contrassegnato da un divieto di fermata, che rende impossibile l’arresto, seppur per pochi secondi, del veicolo, esponendo il guidatore al rischio che la propria vettura risulti soggetta alla rimozione forzata, oltre all’ipotesi di sanzione amministrativa pecuniaria.

Circostanze potenzialmente clementi
Tuttavia, esistono delle specifiche circostanze in cui un automobilista soggetto ad una simile sanzione, possa richiedere l’annullamento della stessa. Una richiesta che può essere estesa unicamente in presenza di un cartello di divieto di sosta non opportunamente segnalato, che abilita il guidatore a presentare ricorso, esattamente come nei casi in cui il segnale si trova sul lato opposto della strada, rispetto alla direzione verso cui si ha parcheggiato. Se il cartello non risultasse segnalato nel modo opportuno, l’automobilista avrebbe la via spianata per presentare ricorso, con buone possibilità di vincere e dunque di non dover provvedere al pagamento della multa.
Un’altra circostanza potenzialmente vantaggiosa nei confronti dei guidatori è la presenza di un’integrazione del divieto di sosta rappresentata da appositi pannelli integrativi, volti a regolare il segnale esclusivamente in determinati giorni, fasce orarie o per specifiche categorie di veicoli. Se il parcheggio, con conseguente multa, avviene in un giorno preciso, che non corrisponde ad una data in cui il cartello ha validità, sarà piena facoltà dell’utente della strada contestare la multa. Lo scrive Motori News.