Motore fake, si scassa dopo 40.000 km: non comprare mai questi modelli di auto | Gravissimo errore di progettazione, guasto da 10.000€

Ford logo

Ford logo (Pexels foto) - www.vehiclecue.it

Un serio difetto di progettazione sta causando problemi a migliaia di automobilisti, con guasti inattesi e costi di riparazione elevati.

Il mondo dell’automotive è in costante evoluzione, con motori sempre più complessi e progettati per massimizzare efficienza e prestazioni. Tuttavia, l’innovazione porta con sé anche la sfida di garantire affidabilità a lungo termine, un aspetto cruciale per la fiducia dei consumatori.

—>

Quando un componente fondamentale come la cinghia di distribuzione si rivela difettoso, le conseguenze possono essere devastanti per il motore e il portafoglio del proprietario. Questi problemi, se sistemici, possono macchiare la reputazione di un marchio.

È emersa una preoccupante criticità che sta affliggendo migliaia di automobilisti, coinvolgendo un elemento vitale del motore e generando una mobilitazione da parte dei consumatori danneggiati.

Questo difetto di progettazione sta portando a guasti prematuri e costosi, con riparazioni che possono raggiungere cifre molto elevate, ben oltre la semplice manutenzione ordinaria prevista.

Il difetto del motore Ford EcoBoost

Un grave difetto di progettazione nelle cinghie di distribuzione immerse nell’olio del motore 1.0 EcoBoost di Ford sta creando enormi disagi. Questo problema tecnico, evidenziato da un’inchiesta del portale Actu.fr, sta causando guasti prematuri e costosi in diversi modelli Ford. Nonostante le indicazioni di manutenzione Ford suggeriscano la sostituzione della cinghia ogni 240.000 km o 10 anni, molti proprietari hanno segnalato guasti già a partire da 44.000 km, con riparazioni che possono arrivare fino a 10.000 euro. La criticità risiede nel sistema di lubrificazione: la cinghia, immersa nell’olio per ridurre l’attrito, si deteriora precocemente, rilasciando frammenti nel circuito di lubrificazione.

Tra i modelli Ford coinvolti troviamo veicoli molto popolari come Fiesta, Focus, Puma, Mondeo e C-Max. Questo ha scatenato una vasta mobilitazione sui social media, con il gruppo Facebook “Indignati di Ford” che ha superato i 7.200 iscritti, dove gli utenti condividono esperienze e cercano supporto. Le risposte ufficiali di Ford, che dichiara di non essere “a conoscenza di particolari debolezze nella cinghia”, non sembrano sufficienti a placare le preoccupazioni. È noto che Ford ha già effettuato richiami per modelli come EcoSport e Focus per problemi simili, e tra il 2019 e il 2020 ha sostituito la cinghia con una catena di distribuzione in alcuni modelli, suggerendo che il problema sia più diffuso.

Un motore di un'auto e la cinghia di distribuzione (Pixabay)
Un motore di un’auto e la cinghia di distribuzione (Pixabay FOTO) – www.vehiclecue.it

Le sfide per Ford e i consumatori

Questo caso richiama alla mente problemi simili registrati con i motori PureTech di PSA, che utilizzavano una tecnologia analoga per la cinghia di distribuzione. Entrambi gli episodi evidenziano i rischi legati all’adozione di soluzioni tecniche innovative che potrebbero non essere state sufficientemente testate nel lungo periodo, compromettendo l’affidabilità.

Ford continua a raccomandare il rispetto dei programmi di manutenzione, ma la pressione da parte dei consumatori per una soluzione definitiva è in costante aumento. Il trattamento caso per caso non sembra adeguato per un problema che appare sempre più sistemico e che potrebbe richiedere un intervento strutturale da parte del costruttore. Con i guasti al motore in aumento e la fiducia dei consumatori in calo, Ford si trova di fronte a una sfida significativa.