Guasti al motore, guida mezz’ora a settimana su queste strade e addio spia gialla | Lo insegnano tutti i meccanici agli apprendisti

Spia gialla del motore (Canva-Freepik foto) - www.vehiclecue.it
Il trucco dei meccanici per preservare la longevità e l’efficienza del motore. Basta seguire questi pratici consigli
Non è affatto raro, nel corso della propria esperienza da automobilisti, che il motore possa essere vittima di uno o più guasti, che arrivano a comprometterne inevitabilmente l’affidabilità.
Tra i fattori che più frequentemente risultano essere correlati a simili malfunzionamenti possono esserci una manutenzione scarsa o assente, uno stato di usura successivo all’utilizzo prolungato nel tempo, ma anche problemi di tipo meccanico.
In base ai “sintomi” che la macchina dimostrerà di avere, sarà possibile fornire una risposta preliminare sull’ipotetico problema alla base. Ovviamente, per controlli più approfonditi, è sempre richiesta la mano di un meccanico esperto.
Le cause meccaniche che vengono più comunemente attribuite a simili disagi risultano essere guasto alla pompa o al radiatore, usura dei pistoni o delle valvole, perdite o guasti ai sensori.
Lo stile di guida più opportuno
Nonostante in molti evitino di spingere la macchina a regimi particolarmente elevati, in modo da prolungare la vita dell’auto e la durata del pieno nel motore, esistono delle particolari circostanze in cui condurre una guida “a tutto gas” può rivelarsi profondamente vantaggioso sull’esperienza di guida nel suo complesso. Non è un caso che gli esperti sottolineino come le macchine con cambio manuale in dotazione presentino differenti marce per permettere ai conducenti di raggiungere quelle più alte, alleggerendo il carico complessivo del motore.
Se le condizioni della strada lo permettono, è possibile mantenere una velocità costante quando ci si trova a percorrere un tragitto in piano, anche a regimi molto elevati, in modo da permettere un consumo di carburante ridotto all’auto. Questo perché, nonostante non risulti essere un’informazione molto diffusa fuori dagli ambienti degli esperti, i sistemi antinquinamento, dotati di filtro e volti a ridurre l’emissioni dannose nell’aria, possono andare incontro ad intasamenti se si procede a regimi molto inferiori, ossia quando le temperature di esercizio adeguate non risultano raggiunte.

Un drastico cambio conviene?
Se questo comportamento perdura nel tempo, il motore potrà risentirne negativamente, sino a presentare problemi di deterioramento nelle sue prestazioni e nella sua efficienza. Al contrario, un aumento nei giri del motore produce un maggior flusso di gas di scarico, che consente comunque di eliminare le emissioni eccessivamente inquinanti. Ma è bene precisare che, se chi ha da sempre mantenuto un regime particolarmente basso, è mosso dalla volontà o dalla necessità di mutare le proprie abitudini, non potrà di certo operare questo cambio dall’oggi al domani.
Prima di tutto bisognerà, infatti, consultarsi con un professionista esperto, in modo da mantenere l’approccio più opportuno, non andando a rovinare eccessivamente il motore. L’informazione è la base fondamentale su cui sviluppare le proprie decisioni in ogni differente ambito; le abitudini correlate allo stile di guida dell’auto non fanno di certo eccezione, considerando la necessità assoluta che la stragrande maggioranza dei cittadini ha dei propri mezzi di trasporto. A riportarlo è il sito spagnolo Ok Motor.