Posto di blocco, su tutte le auto nuovi dispositivi obbligatori | Attacca questo cilindretto sul portellone

Posto di blocco (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Arriva l’introduzione di un sistema realmente rivoluzionario. Sicurezza aumentata ed efficienza garantita per le forze dell’ordine
Le forze dell’ordine stradali devono procedere con controlli a campione – ma in alcuni casi anche mirati – volti ad assicurare che la circolazione delle automobili stia avvenendo nel pieno rispetto delle norme del Codice della Strada.
Per questo, esiste la possibilità che queste dispongano dei posti di blocco, ossia degli appostamenti in punti strategici delle strade (specie quelle più trafficate) in modo da frenare la corsa di alcuni automobilisti per sottoporli a controlli.
Generalmente quando si viene fermati ad un posto di blocco l’unica richiesta che viene estesa dalle forze dell’ordine verso il guidatore riguarda la presentazione dei documenti necessari alla guida, ossia patente, carta di circolazione e assicurazione.
In altri casi, come ad esempio quando gli agenti sono alla ricerca di una precisa vettura, di un preciso individuo o notano comportamenti strani nel guidatore sottoposto a controllo, le forze dell’ordine avranno piena facoltà di procedere con controlli più approfonditi.
I metodi per contrastare i crimini
Le forze dell’ordine devono prestare un’attenzione particolare all’eventualità di furto dei veicoli da parte dei malintenzionati, che sta rappresentando una piaga sempre più diffusa in varie regioni del mondo. Ciò ha comportato numerosi lavori di studio, volti a ricercare e scovare il modo in assoluto più efficace per mettere un freno deciso ai criminali e alle loro poco chiare trame. Tra i metodi maggiormente rivoluzionari, ad esempio, le forze di polizia dello Stato americano del New Jersey stanno usufruendo di un applicazione in grado di riportare in tempo reale i veicoli che vengono rubati, rendendo possibile l’identificazione di un veicolo sospetto nel giro di appena un’ora.
Nella vicina New York, invece, la città ha pagato di propria tasca una serie di dispositivi Apple AirTag a 500 automobilisti possessori di automobili Kia e Hyundai, volti, anche in questo caso, a localizzare più velocemente i veicoli che vengono impropriamente sottratti. Si tratta, di fatto, di lettori automatici di targhe che hanno la funzione di allertare immediatamente le forze dell’ordine competenti in caso di furto, che combinatamente ad altri metodi quali segnali GPS ed ingorghi stradali, dovrebbero contribuire ad aumentare la possibilità di risoluzione del crimine commesso.

Un’innovativa tecnologia
Ma l’introduzione di questi sistemi è troppo recente per poter, almeno per ora, restituire dati concreti relativi all’efficacia degli stessi. Quel che è certo è che se i criminali devono adattarsi al periodo storico che vivono, “ingegnandosi” con metodi innovativi, l’impegno delle forze dell’ordine non dovrà certo risultare inferiore, cambiando i propri metodi di contrasto in riferimento alle imposizioni della fase vissuta. Un altro interessante sistema di contrasto al furto è noto come Starchase, adottato da una parte dei dipartimenti di polizia di New York City.
Ma come funziona? Gli agenti utilizzano pistole caricate con dardi GPS che possono essere sparati fino a 48 km/h nel corso di un inseguimento su strada, raggiungendo la vettura che deve essere recuperata e aderendo a questa grazie ad un adesivo. Questa introduzione si è resa necessaria soprattutto per ridurre il rischio nei confronti degli altri automobilisti nel corso di inseguimenti su strade pubbliche, che rischiavano, in precedenza, di essere coinvolti in tamponamenti, ma anche impatti peggiori. A rivelarlo è El Motor.