ZTL nel caos, la scritta gialla manda tutti in tilt: i pensionati ci cascano come pere | Multe a cascata dalla Municipale

ZTL attiva e pericoli (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

ZTL attiva e pericoli (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Cartelli poco chiari, linguaggio tecnico e multe a raffica: quando attraversare una ZTL diventa un incubo per gli automobilisti distratti.

Nelle città italiane, si sa, girare in auto può diventare una vera lotta contro… beh, contro i cartelli. Quelli delle ZTL, in particolare. Basta una scritta ambigua o un pannello luminoso messo male e ti ritrovi, senza volerlo, con una raffica di multe nella buca delle lettere.

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E non per eccesso di velocità o manovre azzardate, ma per aver “interpretato male” due parole. Due. “Varco attivo”, per dire, può sembrare chiarissimo a chi l’ha scritto, ma per chi guida non sempre lo è. C’è poi da considerare una cosa: non tutti hanno lo stesso rapporto con la tecnologia.

Le persone più anziane, ad esempio, magari non hanno tutta questa dimestichezza con i pannelli elettronici o con i sensori automatici. Per loro, i segnali dovrebbero parlare chiaro, senza giri di parole o frasi da decifrare.

E invece la comunicazione, spesso, sembra fatta più per complicare che per spiegare. Le amministrazioni, ovviamente, difendono il sistema. Dicono che serve a snellire il traffico, a rendere più efficienti i controlli. Ok, giusto.

Significati “ambigui”

Ma quando la gente comincia a ricevere multe a raffica perché non capisce una scritta, la situazione si complica. Perché sì, “varco attivo” può sembrare una cosa, ma significa tutt’altro. E se qualcuno tenta di interpretare tutto, si incappa in casi alquanto particolari.

Il problema, alla fine, è sempre lo stesso: chi fa le regole non è quasi mai chi deve seguirle ogni giorno. E questa distanza, questo “parlarsi senza capirsi”, crea solo caos. Gente che si sente fregata, magari pure in buona fede, e che finisce per pagare multe su multe per una frase scritta in rosso su un display. Una beffa, soprattutto per chi credeva di aver fatto tutto giusto.

Varco attivo (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Varco attivo (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

L’equivoco, la rabbia e un pizzico di ironia

Ed eccolo lì, il caso che ha fatto scoppiare la miccia. Protagonista: Rocco Loria, signore calabrese simpaticissimo (e piuttosto arrabbiato) che si è ritrovato con 68 multe tutte insieme. Colpa sua? Secondo lui no. Il problema sarebbe quella maledetta scritta: “varco attivo”. Secondo Loria, attivo vuol dire che il passaggio è aperto. Punto. Così ha preso il telefono e ha chiamato il comandante dei vigili, dando vita a un botta e risposta esilarante – e pure un po’ surreale – diventato virale in rete.

“Se è attivo, si può passare”, dice lui, convintissimo. E come dargli torto? Nel linguaggio comune, “attivo” ha un significato positivo, funzionale. Ma per il comandante, invece, è l’opposto: attivo vuol dire che il controllo è attivo, quindi è vietato passare. Cioè, una trappola semantica in piena regola. Nel video pubblicato da Il Giornale d’Italia, Loria spiega tutto con un’ironia disarmante: “Ogni giorno arriva la postina, tant’è che le sta per bruciare la macchina per firmare le raccomandate”. E poi rincara la dose: “Mi mandate anche la foto della macchina, ma la mia macchina la conosco benissimo!”.