Codice della strada, raffica di multe agli habituée del fuori porta: 500€ la nuova mazzata per chi guida su queste strade

Le multe sono assolutamente salate (depositphotos.com) - www.vehiclecue.it
I Carabinieri aumentano i controlli: 29 multe salate in quattro mesi. Chi guida senza autorizzazione paga lo scotto.
Tra le fitte pinete costiere e i sentieri frequentati solo da escursionisti esperti, si attua una nuova forma di vigilanza silenziosa ma decisa; una tutela sempre presente, in incognito.
In questa parte d’Italia, caratterizzata da paesaggi intatti e habitat sensibili, la lotta contro l’uso improprio dei mezzi è diventata una realtà concreta.
I Carabinieri sono quotidianamente attivi in una lotta continua contro l’uso scorretto dei mezzi motorizzati in aree dove si richiede rispetto e attenzione.
Le multe sono assolutamente salate: sulla base dei controlli, si è arrivati addirittura a 500 euro per 29 multati. E tutto questo solo nell’arco di quattro mesi.
Attenti al fuori porta
Secondo le stime de La Nazione, nelle prime quattro settimane del 2024, i membri dell’Arma hanno effettuato più di cento controlli mirati a monitorare la circolazione dei mezzi fuoristrada, identificando circa quaranta conducenti e veicoli coinvolti. Questo ha portato a una significativa azione repressiva: sono state comminate ventinove sanzioni amministrative, per un ammontare complessivo di seimila euro. È una somma importante, che sottolinea l’impegno verso la protezione ambientale e paesaggistica in una provincia che, più di altre, cerca di mantenere un equilibrio fra tradizione agricola, patrimonio naturale e turismo sostenibile.
Le infrazioni riscontrate sono tutte legate alla violazione del divieto di circolazione con mezzi a motore al di fuori delle strade ufficialmente riconosciute. In Toscana, specialmente nella Maremma, questa questione è regolata da una legge regionale che prevede sanzioni fino a 516 euro per ogni violazione accertata. Le pattuglie forestali hanno focalizzato i controlli soprattutto nelle aree delle pinete costiere e nelle zone collinari e montane, dove l’ecosistema è particolarmente fragile e le tracce lasciate da fuoristrada danneggiano il terreno in modo serio.

I patti stabiliti
L’azione repressiva fa parte di un accordo stipulato tra la Regione Toscana e l’Arma dei Carabinieri, finalizzato a potenziare la sorveglianza sulle aree protette paesaggisticamente e idrogeologicamente. In questo contesto, secondo La Nazione, i controlli non sono solo punitivi, ma servono anche come strumenti di prevenzione, volti a educare gli automobilisti al rispetto dell’ambiente. Questo obiettivo è particolarmente urgente in un momento in cui il turismo all’aria aperta sta crescendo e potrebbe entrare in conflitto con le necessità di conservazione degli spazi.
Pertanto, la campagna di controllo non si limita a infliggere multe. Essa costituisce piuttosto un messaggio chiaro: in Toscana non c’è più spazio per un uso irresponsabile del territorio. La natura non è un circuito, e chi continua a dimenticarlo rischia di trovarsi presto a dover pagare una multa salata e, forse, a provare dei rimorsi.