Posto di blocco, controlli a raffica se viaggi durante queste fasce orarie | Stradale in allerta massima: se ti beccano stanco ti scuoiano

Stanchezza al volante (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Stanchezza al volante (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Controlli serrati e severi sulle strade: chi guida stanco rischia davvero grosso nelle ore più critiche, bisogna stare attenti. 

A chi non è mai capitato di fare un viaggio in macchina, magari lungo, magari noiosetto, con la testa che comincia a vagare? Ci sentiamo padroni della strada, la musica in sottofondo, poco traffico… ma è proprio lì che si nasconde il rischio.

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Basta un attimo, un colpo di sonno, uno sguardo perso ed è fatta. E spesso non te ne accorgi nemmeno. Si parla tanto di distrazioni alla guida – il cellulare, la velocità, magari anche il meteo. Però c’è un nemico meno evidente, più silenzioso, ma altrettanto pericoloso: la fatica.

Quella vera, quella che ti chiude gli occhi senza chiedere permesso. Non è solo stanchezza: è qualcosa che ti spegne i riflessi e ti annebbia la testa. Il corpo, si sa, ha i suoi tempi. E non sempre coincidono con quelli del nostro viaggio.

C’è chi parte di notte pensando di evitare il traffico, oppure chi guida dopo pranzo, quando invece la digestione chiama il pisolino. E se ci aggiungi l’abitacolo caldo, soprattutto d’inverno, il mix è letale. Il sonno non perdona, e nemmeno la strada.

Ti vedono stanco? Ti fermano

Poi c’è quella cosa che succede a tutti: “Ma sì, sono solo un po’ stanco, arrivo e poi dormo”. Intanto però gli occhi pizzicano, le palpebre pesano, ti scappa uno sbadiglio dopo l’altro. È lì che iniziano i microsogni. Una manciata di secondi, niente di che… peccato che in quei cinque secondi potresti essere a 100 all’ora, e percorrere quasi trenta metri come se fossi bendato.

Quando ti beccano con lo sguardo spento o lo stile di guida strano, gli agenti lo notano subito. E scatta il controllo. Occhi arrossati, sbadigli a raffica, movimenti lenti… sono segnali che non ingannano. Se qualcosa non quadra, ti fanno fermare. Può finire con un riposo forzato o anche con una multa. Guidare stanco, oggi, è preso sul serio quanto guidare con lo smartphone in mano. E ci sono orari in cui non si scampa.

Multa al posto di blocco (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Multa al posto di blocco (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Gli orari peggiori

Ultimamente la Polizia Stradale spagnola ha deciso di aumentare i controlli, proprio nelle fasce orarie dove questi episodi sono più frequenti. Quali? Beh, la notte (ovviamente) e anche il primo pomeriggio, che sembra innocuo ma in realtà… è una trappola. Secondo i dati della DGT spagnola, fino al 30% degli incidenti dipende dalla sonnolenza.

E il dato che fa riflettere è questo: se stai sveglio per 17 ore di fila, le tue capacità alla guida sono simili a quelle di chi ha bevuto. Tipo 0,5 g/l di alcol nel sangue, per intenderci. Nei mesi freddi, poi, dentro l’auto fa caldo e ti senti al sicuro… ma è proprio lì che parte il microsogno, e in quei pochi istanti non sei più al volante: sei altrove.