Autogrill, con mezzo litro d’acqua ti rapinano in un lampo | Terrore bottiglietta, se ne vedi una allontanati subito

Dietro una bottiglietta lasciata in questo modo potrebbe nascondersi molto più di quanto pensi: fai attenzione. 

A prima vista sembra una sciocchezza, una roba da niente. Una bottiglia di plastica buttata lì per caso, forse caduta dal carrello della spesa o lasciata da qualcuno sbadato. E invece no. A volte quegli oggetti, messi in un certo modo e in certi posti, possono trasformarsi in un vero e proprio tranello.

Di quelli che, se non stai attento, ti portano via tutto senza nemmeno accorgertene. Ormai lo sappiamo, chi vuole fregarti ci riesce anche con i mezzi più semplici. Le bande organizzate non usano più solo piede di porco e passamontagna.

Oggi si muovono con astuzia, sfruttano la psicologia e la distrazione, giocano d’anticipo. È una trappola sottile, che parte sempre allo stesso modo: un dettaglio che ti pare strano, una cosa che non dovrebbe esserci. E in un attimo, boom, ti hanno colpito.

Il punto è che ci caschi proprio quando sei più vulnerabile. Magari stai rientrando a casa, o ti sei fermato un secondo per prendere un caffè all’autogrill. Sei lì che pensi ad altro, accendi il motore, metti la prima… e senti quel rumore strano.

Un gesto piccolo che può costarti caro

Ed è proprio questo il problema: i gesti più normali diventano il momento perfetto per fregarti. Una bottiglietta, roba da niente, no? E invece no. È tutto calcolato per attirare la tua attenzione. Un secondo di distrazione e possono portarti via qualsiasi cosa.

Le forze dell’ordine hanno confermato che queste tecniche basate sulla distrazione stanno diventando sempre più comuni. Non si tratta solo di bottiglie: a volte lasciano adesivi, fazzoletti appesi… tutto serve a farti compiere una precisa e calcolata azione. E in quei pochi secondi, addio.

Una tecnica criminale sempre più diffusa

Come riporta Cronista, negli ultimi tempi, in Spagna, molti automobilisti hanno iniziato a raccontare la stessa scena: tornano alla macchina, e trovano una bottiglia infilata tra la ruota e la carrozzeria, oppure sul tetto. All’inizio qualcuno pensava fosse uno scherzo stupido. Ma no, purtroppo è una tecnica di furto vera e propria. La chiamano “trappola della bottiglia”, e funziona proprio grazie al rumore che la plastica fa quando la macchina si muove.

Appena il conducente sente quel suono, istintivamente scende per controllare. Ed è lì che i ladri colpiscono: in pochi secondi aprono lo sportello, arraffano quello che trovano, o – peggio – si portano via l’intera macchina. Questo giochetto sta succedendo un po’ ovunque: nei grandi parcheggi, nei centri città, nei posti dove non c’è troppa gente in giro. E spesso passa completamente inosservato.