Addio doppio libretto | Arriva il Documento Unico ACI-MIT: cosa cambia al passaggio di proprietà

Passaggio di proprietà auto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Un cambiamento poco visibile ha trasformato i documenti dei veicoli: ecco cosa sta davvero succedendo senza che ce ne accorgiamo.
Siamo talmente abituati a certe routine che manco ci facciamo più caso. Tipo quando apri il cruscotto per cercare quel documento, lo prendi, lo mostri se serve, e via. È sempre lì, da anni, quasi identico. O almeno… così sembra. In realtà, qualcosa è cambiato, ma in modo così silenzioso che quasi nessuno se n’è accorto. Ed è strano, perché riguarda praticamente tutti noi che guidiamo.
La sensazione è che tutto sia rimasto uguale. Eppure basta guardare con un po’ più di attenzione — o magari fare una di quelle noiose pratiche auto — per accorgersi che quel documento non è più lo stesso. Stessa forma, forse, ma contenuti diversi. E dietro quel cambiamento c’è una storia che non è mai stata davvero raccontata.
Negli uffici, negli archivi digitali, nelle file per un passaggio di proprietà… qualcosa si è mosso. Non una rivoluzione, per carità, ma una di quelle trasformazioni lente che ti svegli un giorno e dici “ah, ma allora era già cambiato tutto”. Senza grandi annunci, senza che qualcuno ce lo spiegasse per bene.
E infatti, chi ha avuto a che fare di recente con immatricolazioni o simili, magari ha già ricevuto un foglio nuovo, diverso dal solito. Non è un errore. È proprio un altro tipo di documento. E non parliamo solo di un cambio di formato, ma di un modo completamente diverso di raccogliere — e mostrare — le informazioni su un veicolo. Una novità che riguarda tutti, anche chi non ha cambiato auto.
Un cambiamento particolare
Tutto parte dal 1° gennaio 2020, anche se all’inizio non se n’è parlato granché. Un decreto — il n. 98/2017 per la precisione — ha dato il via a un processo che ha portato alla nascita di un documento unico, che di fatto ha sostituito due dei vecchi certificati che conoscevamo. Ma la transizione è stata lenta, un po’ sottovoce.
Poi, dal 1° ottobre 2021, la cosa è diventata ufficiale: ogni nuova pratica di circolazione prevede ormai il rilascio di questo nuovo documento. Nonostante ciò, molti automobilisti continuano a viaggiare con i vecchi documenti, che per ora restano comunque validi. Almeno finché non dovranno aggiornarli per qualche motivo.

Cosa c’è davvero dentro questo nuovo documento
Si chiama Documento Unico, o DU per fare prima. In sostanza, unisce la Carta di Circolazione e il Certificato di Proprietà in un unico foglio. Sembra ancora la solita carta di circolazione, ma contiene un bel po’ di roba in più: anche le informazioni legali e patrimoniali del veicolo, quelle che prima stavano nel PRA.
È il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili a emetterlo. E da quando è entrato in vigore, qualsiasi operazione (immatricolazione, passaggi di proprietà, ecc.) viene fatta direttamente con il DU. Chi ha ancora i documenti vecchi può tenerli, certo, ma alla prima pratica utile gli verrà rilasciato il nuovo. Ah, e un piccolo dettaglio da sapere: a volte il DU non si può stampare subito. In quel caso bisogna tornare al Punto STA dove si è fatta la pratica. Niente panico, basta passare lì e si ritira.
