Mi spiace ma questo non è un parcheggio | Se ti beccano in corsia d’emergenza sono guai: l’eccezione che ti salva dalla multa

Corsia di emergenza autostrada (Canva foto) - www.vehiclecue.it
La corsia d’emergenza non è una scorciatoia: quando è vietato usarla e l’unico caso in cui è permesso farlo senza sanzioni.
In autostrada può capitare di assistere a manovre al limite della legalità, soprattutto nei momenti di traffico intenso. Tra queste, una delle più diffuse è l’utilizzo della corsia d’emergenza per scavalcare le code. Un comportamento apparentemente “furbo” che, oltre a essere rischioso, comporta pesanti sanzioni amministrative. Tuttavia, esiste un caso preciso in cui questa infrazione può essere evitata, ma solo a condizioni ben definite.
La funzione della corsia d’emergenza è spesso fraintesa: non è un’area di sosta né un’alternativa alla carreggiata principale. È progettata per ospitare veicoli in avaria o soccorsi e deve rimanere libera per garantire l’intervento rapido dei mezzi di emergenza. Usarla per altri scopi significa ostacolare servizi essenziali e mettere a rischio la sicurezza stradale. Eppure, molti automobilisti sembrano ignorare queste finalità.
L’articolo 176 del Codice della Strada regola in modo rigoroso i comportamenti da tenere sulle autostrade, specificando anche ciò che è espressamente vietato. Fra questi divieti rientra la circolazione sulla corsia di emergenza “se non per arrestarsi o riprendere la marcia”. Chi trasgredisce può andare incontro a multe elevate e, nei casi più gravi, anche alla sospensione della patente.
Come specifica anche l’ACI, non è sufficiente una giustificazione generica per evitare la sanzione. Il semplice traffico o la fretta non legittimano mai l’utilizzo della corsia riservata. Eppure, il legislatore ha previsto una deroga ben precisa, che può fare la differenza tra una violazione e un comportamento consentito. Scopriamo quale.
Una possibilità limitata e spesso ignorata
Secondo quanto stabilito dal comma 4 dell’articolo 176, è consentito percorrere la corsia di emergenza esclusivamente in caso di ingorgo, e solo per raggiungere un’uscita autostradale. Ma attenzione: questa eccezione è valida a partire dal cartello di preavviso di uscita, posto a 500 metri dallo svincolo. Solo da quel punto è legalmente ammesso immettersi sulla corsia, e solo per uscire dall’autostrada.
Fuori da questa situazione specifica, qualsiasi altro utilizzo è considerato illecito. Le sanzioni, in questi casi, non sono trascurabili: si va da 430 a 1.731 euro, con la possibile sospensione della patente da due a sei mesi. Una deroga quindi utile, ma da applicare con attenzione e solo quando strettamente necessario.

Quando il divieto diventa pericoloso da ignorare
“Mi spiace, ma questo non è un parcheggio” potrebbe sembrare una frase da cartello ironico, ma sintetizza perfettamente il senso del divieto. Troppo spesso si vedono auto ferme sulla corsia d’emergenza senza reale necessità, magari per telefonare o consultare il navigatore. Comportamenti che, oltre a essere sanzionabili, mettono in serio pericolo la circolazione.
In definitiva, la corsia d’emergenza va trattata come un’area riservata a situazioni gravi o regolamentate. L’unica eccezione che “salva” dalla multa è il transito per uscire dall’autostrada in presenza di ingorghi, ma solo nei limiti stabiliti dalla legge. Ogni altro uso resta una violazione punibile, che può avere conseguenze anche molto serie.
