Suv elettrico, la grande novità (Freepik Foto) - www.vehiclecue.it
C’è un’aria nuova a Crewe. Non il rumore dei motori, ma un fruscio discreto, quasi un sussurro elettrico che annuncia una rivoluzione gentile.
Bentley rilegge la propria storia e la piega al futuro, affinando la strategia “Beyond100+” con un equilibrio raro tra tradizione e coraggio. Niente tagli netti, nessun addio improvviso alla combustione: la casa britannica sceglie il cammino più elegante, quello dell’evoluzione naturale.
Nel cuore di questa nuova visione c’è lui, il primo SUV completamente elettrico firmato Bentley. Non un esercizio di stile, ma un manifesto. Sarà un’auto più compatta — meno di cinque metri di lusso consapevole —, pensata per le città del domani, ma senza rinunciare a quella presenza scenica che è da sempre la firma del marchio. La produzione è già in fase di pre-serie, e il debutto è previsto per la fine del 2026, con le prime consegne nel 2027: un passaggio di testimone tra due epoche.
Le prime anticipazioni raccontano di una ricarica da record: cento miglia, circa centosessanta chilometri, in appena sette minuti. È il segno di una Bentley che non teme la tecnologia, ma la abbraccia con la stessa cura con cui scolpisce una plancia in radica. L’innovazione, qui, non ha il suono delle rivoluzioni violente, ma la grazia di un progresso silenzioso, fatto di perfezione artigianale e ricerca scientifica.
Eppure, Crewe non chiude le porte al passato. I motori ibridi plug-in e persino quelli a combustione continueranno a vivere, almeno fino al 2035. È una scelta di misura, quasi di rispetto: per i clienti affezionati, per i mercati che cambiano a velocità diverse, per la consapevolezza che la transizione non è un atto di rottura, ma di armonia. Bentley non insegue la corsa all’elettrico: la guida.
Nel frattempo, la fabbrica di Crewe si trasforma in un luogo che somiglia più a un laboratorio d’arte che a un impianto industriale. La chiamano Dream Factory, ed è qui che nascerà il futuro del marchio. Un investimento importante, che include un nuovo centro di verniciatura nel 2026 e una produzione sempre più flessibile, capace di passare da motori termici a elettrici come un’orchestra che cambia tempo senza perdere ritmo.
In questa sinfonia di metallo e silenzio, il lusso assume un nuovo significato. Non è solo materia, ma mentalità. È il gesto di scegliere un’auto che non urla, ma parla sottovoce; che non ostenta, ma comunica valore. Bentley immagina un’eleganza sostenibile, dove il comfort non pesa sul pianeta e la potenza si misura in emozioni, non in decibel.
Il nuovo SUV elettrico non è soltanto un’auto: è una dichiarazione d’intenti. Rappresenta la volontà di Bentley di restare fedele al proprio DNA, anche quando la strada cambia direzione. In un mercato che corre verso l’elettrico, la casa di Crewe sceglie di danzare, non di correre: di fondere tecnologia e anima, efficienza e desiderio.
Così, mentre molte case si limitano a inseguire il futuro, Bentley sembra volerlo disegnare con la stessa cura con cui rifinisce una cucitura in pelle. Se il lusso è un linguaggio, Crewe sta scrivendo il suo nuovo dialetto: fatto di silenzi, di luce, e di quell’inconfondibile senso di calma che solo chi conosce davvero il tempo sa concedersi.