Vetri anteriori oscurati | Ritiro del libretto e multa immediata: c’è un limite di trasparenza minima che devi rispettare

Vetri oscurati illegali (Canva foto) - www.vehiclecue.it
Cosa rischia davvero chi applica pellicole oscuranti non a norma sui vetri dell’auto? Attenzione ai controlli e ai dettagli omologativi.
Oscurare i vetri dell’auto è diventata, negli ultimi anni, una scelta sempre più diffusa. C’è chi lo fa per motivi estetici, chi per cercare un po’ di privacy in più durante la guida, o semplicemente per attenuare la luce del sole nell’abitacolo. Ma dietro questa abitudine apparentemente innocua si nascondono norme precise e poco conosciute, che regolano ogni aspetto dell’oscuramento, con margini di tolleranza davvero ridotti.
Molti automobilisti ignorano che non tutti i vetri possono essere modificati allo stesso modo. Le regole variano a seconda della posizione del vetro sul veicolo e della tipologia di pellicola applicata. È proprio questo uno dei punti più critici: le sanzioni più gravi arrivano quando la modifica riguarda vetri anteriori non autorizzati, spesso scuriti senza tener conto della normativa vigente.
Inoltre, non basta acquistare pellicole che dichiarano di essere “a norma”. La legge impone che ogni pellicola oscurante installata riporti un preciso marchio di omologazione leggibile dall’esterno, elemento essenziale per evitare problemi durante i controlli. Una piccola omissione può trasformarsi in un grande problema, soprattutto in caso di fermo da parte delle forze dell’ordine.
A rendere tutto più complesso contribuiscono anche i riferimenti normativi frammentati, che spaziano dal Codice della Strada a regolamenti europei. Spicca, tra questi, la circolare ministeriale n. 1680/M360 del 2002, che ancora oggi viene usata per chiarire i limiti di legge sull’applicazione delle pellicole oscuranti.
Attenzione a ogni dettaglio, anche quelli invisibili
In base a quanto riportato da Gazzetta Motori, il divieto assoluto riguarda parabrezza e vetri laterali anteriori, che devono mantenere una trasparenza minima del 70%. Anche l’applicazione di pellicole omologate su questi vetri è vietata, a meno che non sia avvenuta in fabbrica e sia certificata. L’unica eccezione ammessa è la fascia parasole superiore, ma solo se prevista dal costruttore.
La ratio è semplice: la visibilità completa del conducente e la possibilità, da parte delle forze dell’ordine, di identificare immediatamente i passeggeri. Una scelta che mette al primo posto la sicurezza stradale, sia per chi guida che per chi controlla.

Quando la multa non basta più
Chi decide comunque di intervenire sui vetri anteriori rischia più di una semplice contravvenzione. In caso di vetri non conformi, gli agenti possono procedere al ritiro immediato della carta di circolazione. Il documento verrà restituito solo dopo aver riportato il veicolo alle condizioni previste dalla legge e aver superato una nuova revisione.
La sanzione amministrativa va da 87 a 344 euro, ma ciò che preoccupa di più è l’uso da parte degli agenti di strumenti come il luxmetro o il trasmissometro, capaci di rilevare con precisione il grado di trasparenza. In presenza di irregolarità, la multa è automatica e il libretto può essere ritirato sul posto.
