Patente e libretto non bastano | Il CdS dice cosa tenere in auto: sanzione pesantissima se manca un solo foglio

Automobilista allarmato (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Eri convinto che questi documenti fossero sufficienti? Non è esattamente così. Dimenticare può esporre a gravi rischi
Il Codice della Strada, altresì noto come CdS, definisce l‘insieme delle regole necessarie da osservare per i soggetti che usufruiscono del suolo pubblico, in quanto pedoni, automobilisti, motociclisti e non solo.
Rispetto alle norme, esistono diverse violazioni che possono essere commesse dagli stessi, alle quali devono inevitabilmente corrispondere delle pene, chiaramente calibrate in relazione alla gravità dell’infrazione.
La tipologia più comune è inevitabilmente rappresentata dalle sanzioni amministrative pecuniarie, le quali obbligano la figura inosservante al pagamento di una determinata somma di denaro, generalmente entro i 60 giorni dal ricevimento della nota di pagamento.
A queste, soltanto nei casi più gravi, possono affiancarsi sanzioni accessorie, anche in questo caso variabili in relazione all‘infrazione commessa. E’ il caso della decurtazione di punti dalla patente, della sospensione o della revoca dello stesso documento o della confisca del veicolo.
Una fondamentale specifica
L’articolo 180 del Codice della Strada definisce quelli che sono i documenti obbligatori da portare sempre con sé quando ci si trova al volante della propria autovettura, indispensabili per la circolazione su suolo pubblico in modo totalmente esente da potenziali rischi, anche in caso di controlli da parte delle forze dell’ordine preposte. Nello specifico, viene precisato che la circolazione su strada con veicoli a motore in piena legalità può avvenire esclusivamente se l’automobilista porta con sé la carta di circolazione e i documenti equipollenti, quali il certificato di circolazione o di idoneità tecnica alla circolazione, in relazione alla categoria di veicolo a motore che si sta conducendo, seguito dalla patente di guida.
In questo caso il documento che abilita alla circolazione su suolo pubblico dovrà corrispondere perfettamente alla categoria di veicolo che si sta conducendo e dovrà essere seguito, nell’unico specifico caso in cui a ricorrere siano le ipotesi indicate all’interno del comma 2 dell’articolo 115 del Codice della Strada, da un attestato apposito relativo ai requisiti psico-fisici del conducente.

Troppi automobilisti lo ignorano…
Ma se per molti potrebbe risultare quasi superfluo ricordare che la carta di circolazione, il così detto libretto, e la patente di guida figurino tra i documenti indispensabili, da controllare meticolosamente prima di salire in macchina, onde evitare conseguenze infauste, è fondamentale definire che la Legge in materia disponga l’obbligo di condurre con sé una documentazione ulteriore.
Vale a dire quella rappresentata dall’autorizzazione per l’esercitazione alla guida, inerente alla categoria di veicolo corrispondente, oltre al documento personale di riconoscimento (carta d’identità) e al certificato di assicurazione, anch’esso obbligatorio. La violazione delle disposizioni indicate dall’articolo 180 espone l’automobilista reo ad una sanzione amministrativa che oscilla in una forbice compresa tra un minimo di 42 ed un massimo di 173 euro, come precisa il sito dell’Automobile Club Italia.
