Patente senza esame, tutto vero | via al corso di 7 ore per l’accesso graduale: requisiti per ottenerla

Patente (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti foto) - www.vehiclecue.it
Ora è possibile ottenere questa patente senza esame, grazie a un corso pratico riconosciuto dal Ministero, ecco come.
Ogni volta che si parla di patente, la prima cosa che viene in mente è l’ansia da esame. Chi non ci è passato? Tuttavia, negli ultimi tempi qualcosa sta cambiando. In mezzo a regolamenti, norme e burocrazia, si fa strada un’idea nuova che potrebbe semplificare parecchio le cose.
Il punto non è solo evitare l’esame, ma capire come rendere il percorso più aderente alla realtà. Guidare richiede pratica, riflessi, esperienza. Non sempre un test teorico (o pratico) basta a certificare tutto questo. E allora perché non pensare a un’alternativa più concreta, magari fatta di strada vera e non solo di prove standardizzate?
Dietro questa svolta ci sono autoscuole, consorzi e il Ministero, tutti coinvolti in un piccolo ma significativo cambiamento. Non parliamo di rivoluzioni epocali, eh, ma di un modo diverso di concepire l’apprendimento alla guida, più vicino alla quotidianità e meno incastrato in schemi rigidi.
E poi c’è l’altro lato della medaglia: rendere più snelli i processi, togliere un po’ di peso alla macchina burocratica. Meno attese, meno carte, meno incastri di date tra medici, quiz e prove. Non è solo questione di comodità, ma anche di efficienza — e sì, anche di logica.
Una nuova strada per arrivare alla meta
Entriamo nel vivo. Da ora, chi ha già una patente A1 o A2 da almeno due anni può puntare rispettivamente alla A2 o alla A, seguendo un percorso chiamato “accesso graduale”. Niente esami, basta completare un corso di 7 ore in autoscuola. Il tutto regolato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha dato il via libera a questa nuova modalità.
Il corso è diviso in due fasi: prima 3 ore di formazione tecnica e manovre, poi 4 ore su strada, nel traffico vero. Ovviamente ci sono dei requisiti: età minima, patente precedente conseguita regolarmente, visita medica e pagamenti tramite PagoPA (vabbè, quelli non mancano mai). Una volta iscritti, l’autoscuola presenta la richiesta e viene rilasciato il cosiddetto “foglio rosa”, utile solo per questa procedura.

La vera novità arriva dopo il corso
Completate le 7 ore, non c’è bisogno di fare altro. È l’autoscuola che si occupa di tutto: stampa l’attestato, carica i documenti sul “Portale dell’Automobilista” e attende il via libera dal Ministero. Se tutto è in ordine — cioè niente sospensioni, revoche o altri intoppi — la nuova patente viene stampata e spedita. Per ora arriva alla sede dell’autoscuola, poi sarà inviata direttamente a casa.
La cosa è ufficiale: si basa sul Decreto 9 giugno 2023 e sulla Circolare n.26690 del 13 settembre 2023, dove ci sono tutte le indicazioni operative. Un cambiamento silenzioso, ma concreto, che potrebbe alleggerire la vita a chi vuole salire di categoria… senza passare per l’ennesimo esame.
