Gomme sgonfie, portafoglio a rischio | Se l’etichetta è sbagliata consumi di più e freni peggio: l’indizio è scritto sul fianco

Gomme sgonfie e soldi (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Gomme sgonfie e soldi (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Un dettaglio trascurato sulle gomme può aumentare i consumi, ridurre la frenata e mettere a rischio sicurezza e portafoglio.

Tra le tante cose da controllare quando si guida, le gomme sono spesso le più trascurate. Ci si preoccupa dell’olio, dei tergicristalli, magari delle pastiglie dei freni… ma chi guarda davvero con attenzione le proprie gomme? Eppure sono loro a tenerci incollati all’asfalto, sempre, anche quando piove o si viaggia carichi.

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Ecco perché scegliere quelle giuste e tenerle in buono stato fa una differenza enorme, anche sul portafoglio. Molti – anzi, la maggior parte – cambiano gli pneumatici solo perché “è arrivato il momento”, senza porsi troppe domande.

Il problema è che ogni numero e simbolo stampato sul fianco della gomma dice qualcosa di importante: compatibilità, prestazioni, durata. Tutti dati utili, ma che spesso passano inosservati. Occhio anche alla manutenzione, però.

Perché pure le gomme migliori, se gonfiate male o lasciate invecchiare nel box, non servono a molto. Controllare la pressione ogni tanto (non una volta l’anno…) aiuta a risparmiare carburante e a guidare più sicuri. E poi c’è la famosa etichetta energetica – sì, c’è anche per le gomme – che può aiutare a scegliere meglio.

Tra controllo e fiducia

Sempre che uno sappia leggerla. Ehm, sai cos’è la “resistenza al rotolamento”? No? Appunto. Qui il punto è che spesso le etichette non si capiscono, o peggio ancora, sono scritte in modo poco trasparente. I simboli sembrano tutti uguali, ma non lo sono.

E a volte si rischia di fidarsi troppo di quei numerini senza sapere cosa davvero indicano. Tra sigle misteriose e codici poco chiari, orientarsi diventa un’impresa. Ma ignorare quei dettagli può significare frenate meno efficaci e consumi più alti. Cioè: soldi buttati.

Pneumatici (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Pneumatici (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Etichetta ma non solo

Ed eccoci al nocciolo: non sempre quello che c’è scritto sull’etichetta è chiaro da interpretare. La nuova etichetta europea, in vigore dal 2021, assegna a ogni pneumatico una classe da A a E per consumo e aderenza sul bagnato, e da A a C per rumorosità. Un’etichetta di classe A, per esempio, indica consumi ridotti e miglior tenuta, ma questi dati sono riferiti a test standardizzati e non sempre corrispondono a prestazioni reali in tutte le condizioni. E se si sceglie solo in base a quell’etichetta, senza valutare le proprie abitudini di guida o il clima, il rischio è di acquistare una gomma poco adatta alle proprie esigenze.

Altroconsumo, nella sua guida alla scelta degli pneumatici, evidenzia quanto sia importante leggere correttamente le informazioni riportate sulla gomma e confrontarle con il libretto del veicolo. L’etichetta riporta, ad esempio, la resistenza al rotolamento, che incide sui consumi: ogni 0,2 bar di pressione in meno può far aumentare il consumo dell’1-2%. Ecco perché, oltre all’etichetta, conta anche controllare regolarmente lo stato della gomma e la pressione. In sintesi: l’etichetta è utile, ma non basta da sola a garantire sicurezza e risparmio.