Ecobonus auto 2025 | nuovi importi per elettriche e ibride plug-in: cosa cambia con la rottamazione

Come cambiano gli incentivi? (Canva-Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Un incentivo capace di rivelarsi utile per molti. Ma chi può esserne coinvolto in prima persona come beneficiario?
Quando si fa riferimento agli Ecobonus riguardanti le automobili, si menzionano specifici incentivi statali che il Governo mette a disposizione nei confronti di determinati beneficiari. Ma qual è il fine principale?
L’agevolazione sull’acquisto di veicoli a zero emissioni di anidride carbonica e sostanze nocive, quelle che normalmente si producono durante la combustione nelle tradizionali automobili alimentate a carburante.
Si tratta, dunque, di un contributo pubblico che mira a sostenere specificamente l’acquisto di autoveicoli, soprattutto nuovi e soltanto raramente usati, in grado di produrre un impatto ambientale ridotto o totalmente assente.
In questo modo il parco auto circolante, in Italia ancora composto da una prevalenza di auto a combustione, al contrario di quanto avviene in molti altre Regioni d’Europa, può essere soggetto da una progressiva sostituzione da parte di vetture ad alimentazione elettrica o ibrida.
Quali categorie vengono riguardate?
Con l’approvazione del programma di rinnovo del parco veicoli, che è andata a riguardare sia i privati, sia i commerciali leggeri, in favore dell’introduzione dei veicoli elettrici, ecco che si assisterà alla diffusione di mirati incentivi, volti a favorire l’acquisto di alternative a zero emissioni nocive per l’ambiente, a patto che il medesimo fruitore si impegni nella rottamazione del veicolo a combustione che sta già utilizzando.
La possibilità di accesso al programma viene garantita alle persone fisiche che risiedono in aree urbane funzionali che rispettino il requisito di ISEE pari o inferiore alla soglia dei 40.000 euro. Tali soggetti potranno sfruttare a proprio vantaggio gli incentivi garantiti dal PNRR impiegandoli nell’acquisto di veicoli elettrici appartenenti alla categoria M1, di nuova manifattura, a fronte della precedentemente rottamazione di un veicolo appartenente alla stessa categoria, che risulti corrispondere ad una classe ambientale inferiore a Euro 5.

La condizione attuale dei fondi
La stessa possibilità, sempre previa rottamazione di un veicolo che rispetti la stessa categoria di appartenenza e lo stesso limite ambientale, viene estesa alle microimprese la cui sede legale risulta essere all’interno di un’area urbana funzionale. In questa specifica circostanza, tuttavia, i nuovi veicoli commerciali elettrici che potranno essere acquistati fruendo dell’incentivo sono quelli appartenenti alle categorie N1 o N2.
La richiesta degli incentivi può avvenire miratamente, come precisato dal sito web BonusVeicoliElettrici.it, presso gli esercenti registrati, le cui informazioni potranno sempre venire consultate sul medesimo portale. La principale pagina di riferimento è sormontata da un banner di avvertimento che ha inizio con la dicitura “AVVISO IMPORTANTE” e che specifica che le risorse messe a disposizione risultano correntemente tutte prenotate. Se in futuro nuovi fondi dovessero tornare disponibili, la riattivazione sulla piattaforma risulterà immediata: pertanto, gli interessati, sono invitati a verificare di tanto in tanto la disponibilità degli stessi.
