Illustrazione di un'auto inquietante (Canva FOTO) - vehiclecue.it
Alcune auto non sono solo mezzi di trasporto. Nascondono tantissime storie particolari, a metà strada tra storia e leggenda.
Ci sono storie che si raccontano sussurrando, magari in un garage semibuio o durante un viaggio notturno in autostrada. Leggende che parlano di motori che si accendono da soli, di auto che portano sfortuna a chiunque le guidi o che sembrano… vive. Negli anni, il mondo dei motori ha collezionato una lunga lista di veicoli “stregati”, protagonisti di incidenti, sparizioni e misteri mai del tutto chiariti.
Dalla Porsche di James Dean alla Lincoln di JFK, passando per la macchina crivellata di proiettili di Bonnie e Clyde, alcune di queste storie sembrano scritte da un regista horror. Altre, invece, sono talmente reali da far venire un piccolo brivido anche ai più scettici. Perché certe coincidenze, quando si ripetono, smettono di sembrare solo… coincidenze.
Tra queste, spiccano anche la Gräf & Stift che trasportava l’arciduca Francesco Ferdinando, la Dodge “Golden Eagle” soprannominata l’auto più maledetta d’America, o la “Black Volga”, la berlina fantasma che negli anni ’60 faceva tremare i bambini dell’Est Europa.
E, come se non bastasse, le cronache hanno aggiunto altri protagonisti più moderni: auto che si muovono da sole, autobus fantasma che sfrecciano tra le nebbie londinesi, perfino treni che tornano a viaggiare nel cuore della notte.
Come riportato da Smithsonian Magazine e da JPL, la prima della lista è la Porsche 550 Spyder di James Dean, ribattezzata “Little Bastard”. Dopo l’incidente mortale del 1955, i pezzi dell’auto furono sparsi e rivenduti: chiunque li toccasse, raccontano, finiva coinvolto in strani incidenti. La stessa carcassa, esposta più volte, scomparve misteriosamente durante un trasporto nel 1960 e non venne mai più ritrovata. Secondo Hagerty e People, la 550 Spyder rimane la vettura più “sfortunata” della storia, un simbolo di fascino e maledizione.
Poco più indietro nella cronaca nera c’è la Ford V-8 del 1932, l’auto di Bonnie e Clyde, crivellata di oltre cento colpi durante l’imboscata che pose fine alla loro fuga. È ancora visibile, chiusa dietro un vetro nel casinò Whiskey Pete’s di Primm, in Nevada. Le storie raccontano che molti visitatori, dopo averla fotografata, abbiano subito piccoli incidenti o guasti inspiegabili.
Come riportato da JPL e Smithsonian Magazine, tra le auto storiche più sinistre figura la Gräf & Stift Double Phaeton, la vettura in cui l’arciduca Francesco Ferdinando fu assassinato a Sarajevo nel 1914. Dopo quell’attentato, la macchina passò di mano in mano e ogni proprietario ebbe un destino tragico: incidenti, fallimenti, perfino suicidi. Oggi è esposta al Museo di Storia Militare di Vienna, dove continua ad attirare curiosi e superstiziosi.
Anche la Lincoln Continental di John F. Kennedy, la SS-100-X, porta un’eredità pesante: l’auto in cui fu colpito a Dallas nel 1963 è conservata al museo Henry Ford, restaurata ma ancora intrisa di un’aura malinconica e inquieta. E infine, per completare la lista, non mancano i casi più eccentrici. Dalla Renault “saltante” di Cape Town, che pareva muoversi da sola, al bus fantasma di Londra che, raccontano, appariva tra le nebbie di North Kensington, fino al funeral train di Lincoln, un treno spettrale che attraverserebbe ancora oggi le pianure americane.