Recuperare i punti patente | Non sei condannato: il corso che può salvarli, come funziona e quanto costa

Punti della patente auto (Canva foto) - www.vehiclecue.it
Non tutti sanno che esiste una possibilità concreta per riottenere i punti persi, ma solo a certe condizioni e con tempi ben precisi.
Dal 2003 a oggi, ogni automobilista italiano ha imparato a fare i conti con un meccanismo tanto semplice quanto severo: la patente a punti. Un sistema introdotto per premiare la guida corretta e, al tempo stesso, punire le infrazioni, con un metodo progressivo che colpisce soprattutto chi accumula errori gravi o ripetuti. I punti, che partono da una base di 20, possono salire fino a 30, ma anche crollare improvvisamente in caso di più infrazioni contestuali.
Il margine d’errore si assottiglia ulteriormente per chi ha conseguito la patente da meno di tre anni. I cosiddetti neopatentati, infatti, subiscono una decurtazione doppia rispetto agli altri, anche per violazioni apparentemente minori.
Mentre alcuni automobilisti affrontano distrattamente il Codice della Strada, c’è chi cerca di difendersi con cavilli o ricorsi pur di evitare la decurtazione. Non sempre con successo. Alcune sentenze hanno chiarito, ad esempio, che non serve una comunicazione separata per informare della perdita dei punti: è il verbale stesso a fare fede. E chi non comunica l’identità del conducente, pur pagando la multa, si ritrova con una sanzione più salata ma senza decurtazione.
In questa giungla normativa, resta comunque aperto uno spiraglio che pochi conoscono fino in fondo: la possibilità di recuperare legalmente i punti persi.
Cosa si può fare prima che sia troppo tardi
Chi ha perso parte dei propri punti ma non è ancora arrivato a zero, può correre ai ripari attraverso specifici corsi di recupero, autorizzati dal Ministero dei Trasporti. Questi corsi, diversi in base alla tipologia di patente, consentono di riacquisire parte dei punti decurtati. Secondo quanto riportato da Rinnovo Patenti, un corso per patenti A o B consente di recuperare fino a 6 punti in 12 ore di lezione, mentre quello per patenti superiori arriva a 9 punti con 18 ore complessive.
Attenzione però: il recupero non è illimitato. Non si può superare il tetto massimo di 20 punti complessivi, e il corso non sostituisce l’automatismo che assegna 2 punti ogni 2 anni di buona condotta. Inoltre, le ore di frequenza sono obbligatorie: eventuali assenze vanno recuperate prima della conclusione.

Il corso che può fare la differenza
Per chi ha toccato lo zero, la situazione è ben diversa: non è possibile accedere ad alcun corso. In questi casi è obbligatorio sottoporsi a esame di revisione, con istanza da presentare entro 30 giorni. In caso contrario, scatta la sospensione della patente. Una sola possibilità d’esame è concessa nell’arco di un anno: se fallita, si procede con la revoca.
Per tutti gli altri, il corso rappresenta una vera e propria ancora di salvezza. Ma ha un costo: si parte da circa 180 euro per il corso da 12 ore, mentre quello da 18 ore può superare i 250 euro, a seconda della scuola guida. Al termine, viene rilasciato un attestato valido per l’aggiornamento del saldo punti presso la Motorizzazione Civile.
