Robotaxi Stellantis e Pony.ai (Stellantis foto) - www.vehiclecue.it
Stellantis e Pony.ai avviano una nuova fase della mobilità europea con veicoli autonomi elettrici testati su strada in Europa.
Negli ultimi anni, i furgoni elettrici non sono più solo strumenti da lavoro: stanno diventando una vera e propria tela bianca su cui immaginare nuove forme di mobilità. Sempre più spesso, i veicoli commerciali leggeri vengono ripensati per adattarsi alle sfide del traffico urbano, dell’efficienza e dell’automazione. E in Europa, dove la transizione verso il green è ormai un imperativo, questi mezzi trovano terreno fertile per evolversi.
Complice anche la spinta normativa e una crescente attenzione alla sostenibilità, il settore si sta rapidamente trasformando. Le città europee, con le loro strade strette e l’alta densità abitativa, impongono soluzioni agili, intelligenti, ma soprattutto pulite. Per questo motivo, le architetture elettriche e i sistemi integrati stanno diventando lo standard, mentre la guida autonoma smette di essere solo teoria.
Un altro elemento decisivo? Le collaborazioni tra grandi costruttori e aziende tech. Oggi chi vuole stare al passo con l’innovazione deve saper fare squadra. Le sinergie tra l’automotive tradizionale e la tecnologia avanzata permettono di fondere know-how meccanico e software d’avanguardia, accelerando lo sviluppo di veicoli autonomi e potenzialmente rivoluzionari.
Non a caso, diversi paesi europei si stanno già preparando a ospitare questi nuovi modelli di mobilità. Il Lussemburgo, per esempio, è diventato uno dei punti di riferimento per chi vuole sperimentare soluzioni avanzate in un contesto reale. Il mix tra apertura all’innovazione e un quadro normativo favorevole lo rende un laboratorio perfetto per testare ciò che, presto, potremmo vedere nelle nostre città.
Ed è proprio dal Lussemburgo che partirà un progetto destinato a far parlare di sé: Stellantis e Pony.ai hanno ufficializzato una collaborazione per sviluppare robotaxi a guida autonoma in Europa. L’intesa, siglata attraverso un memorandum d’intesa non vincolante, punta a integrare la piattaforma AV-Ready di Stellantis con il software avanzato di Pony.ai, leader nella guida autonoma.
Il cuore della sperimentazione saranno i furgoni elettrici Peugeot e-Traveller, che verranno utilizzati per i primi test su strada. Si comincia nei prossimi mesi, proprio in Lussemburgo, per poi espandersi gradualmente in altre città europee nel 2026. Un progetto che si appoggia alla solidissima esperienza di Stellantis nel settore dei veicoli commerciali leggeri, in particolare con Pro One, la sua divisione specializzata.
L’obiettivo, molto concreto, è portare in strada veicoli autonomi di livello 4 SAE, capaci di muoversi senza bisogno di intervento umano. Le caratteristiche tecniche della piattaforma Stellantis – tra cui sistemi ridondanti e sensori avanzati – sono pensate proprio per supportare questo tipo di operazioni, completamente hands-off ed eyes-off. La tecnologia di Pony.ai, già collaudata in Cina in contesti urbani estremamente complessi, sarà il cervello del sistema.
Si tratta di un progetto ambizioso, che parte dai van ma potrebbe avere ricadute ben più ampie. I robotaxi che verranno testati non sono solo una novità tecnologica, ma un possibile nuovo standard per il trasporto urbano: flessibili, scalabili e progettati per adattarsi a diverse esigenze, dal trasporto di persone fino alle consegne dell’ultimo miglio. E così, una semplice collaborazione tra due colossi potrebbe trasformarsi in una delle mosse più audaci della mobilità europea.