L’RC Auto costa sempre di più | nuovi dati ufficiali; la mossa che ti fa pagare meno

RC Auto e aumenti (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

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Nonostante il rallentamento dei rincari, assicurare l’auto resta un salasso: crescono disuguaglianze, proteste e richieste di riforma.

Quando si parla di spese legate all’auto, ormai non si sa più da dove cominciare. Tra benzina alle stelle, tagliandi e revisioni sempre più salati, c’è una voce che non smette mai di pesare: l’assicurazione. Quella famosa Rc auto obbligatoria, che ogni anno mette in crisi il portafogli di milioni di italiani. E anche se i rincari sembrano un po’ meno aggressivi rispetto al passato, la sensazione è che si continui a pagare sempre di più.

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C’è poi un problema che si trascina da anni e che nessuno riesce a risolvere davvero: le enormi differenze territoriali. Abiti al Nord? Bene, probabilmente pagherai molto meno di chi vive in alcune città del Sud, anche a parità di condizioni. Una disparità che lascia l’amaro in bocca, perché alla fine chi guida in modo corretto si aspetterebbe almeno un po’ di giustizia sul piano dei costi.

Nel frattempo si parla spesso di siti comparatori, quelli che – in teoria – dovrebbero aiutare a risparmiare. Peccato che, secondo molti utenti, siano strumenti limitati, perché non tengono conto di tutte le coperture. Un po’ come dire: sì, bello, ma manca metà delle info. E così molta gente finisce per scegliere a caso o fidarsi del solito assicuratore di fiducia, senza sapere se sta davvero facendo la scelta migliore.

Un altro tema su cui si sta alzando il tono del dibattito riguarda le compagnie stesse. Alcuni chiedono che, vista la mole di profitti, una parte venga restituita agli assicurati in forma di sconti o condizioni più umane. Si discute anche in Parlamento, soprattutto per cambiare leggi un po’ datate e aggiustare meccanismi che, diciamolo, non funzionano più come dovrebbero.

Qualcosa si muove, ma il portafogli resta sotto pressione

Secondo quanto riportato dall’Ivass, tramite Ansa, nel secondo trimestre 2025 il premio medio dell’Rc auto è salito a 415 euro, con un aumento del +3,7% rispetto all’anno prima. Ok, il ritmo è un filo più lento rispetto al primo trimestre (+4,1%), ma si sale comunque. Anzi, anche tenendo conto dell’inflazione, l’aumento reale è del 2%, quindi non è proprio poca roba.

Poi c’è la questione scatola nera, che sembrava la grande soluzione e invece… meh. Nel secondo trimestre è presente solo sul 17,2% delle auto, in lieve calo. Strano, perché in zone come Napoli o Caserta la usano tantissimo, anche più del 50%. Eppure, i prezzi lì restano altissimi: a Napoli, ad esempio, si spendono 264 euro in più rispetto ad Aosta.

Automobile e soldi (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Automobile e soldi (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Le famiglie faticano, le associazioni insorgono

Il Codacons è stato chiaro: rispetto al 2022 le polizze sono rincarate del 17,5%. Tradotto? Circa 62 euro in più per ogni automobilista. Moltiplicalo per i 33 milioni e rotti di auto assicurate… e capisci perché si parla di oltre 2 miliardi di euro di costi aggiuntivi. Anche l’Unione Nazionale Consumatori ha detto la sua, ricordando che solo negli ultimi tre mesi i premi sono saliti di 4 euro e che, se guardiamo un anno indietro, l’aumento è stato di quasi 15 euro.

Ma il dato forse più assurdo è quello evidenziato da Federconsumatori: i prezzi salgono, ma gli incidenti calano. Nel 2025, l’incidentalità è scesa del 2,1%. Nonostante questo, al Sud si registrano aumenti fino al 27%. Assoutenti e altre sigle chiedono di agire subito: riforme, controlli più stretti e strumenti come “Preventivass” per aiutare la gente a difendersi sul serio. Senza trasparenza e premi per i più virtuosi, dicono, il sistema non può più reggere.