Ferrari, innovazione senza sosta: come Maranello ha riscritto la storia dell’auto

Illustrazione di una Ferrari (Canva FOTO) - vehiclecue.it

Illustrazione di una Ferrari (Canva FOTO) - vehiclecue.it

Innovare è la parola d’ordine in casa Ferrari, e le novità continuano e continueranno ad arrivare senza sosta.

In una giornata come tante a Maranello, è successo qualcosa di diverso: il 9 ottobre 2025 è stata scelta come data simbolica per mostrare il telaio della Ferrari Elettrica, il primo modello totalmente elettrico nella storia del Cavallino Rampante. Una svolta attesa da tempo, che segna una nuova direzione nella strategia multi-energia dell’azienda.

Il progetto non è nato per caso. Dietro c’è un percorso lungo: come riportato dal comunicato ufficiale pubblicato da Ferrari Media Centre, si parte dalle prime soluzioni ibride ispirate alla F1 del 2009, passando per la 599 HY-KERS del 2010, fino alla LaFerrari del 2013 e ai modelli ibridi più recenti. 

Non si parla solo di potenza e accelerazione, ma di design, materiali e integrazione completa: il telaio e la scocca usano il 75 % di alluminio riciclato, e si punta a risparmiare circa 6,7 tonnellate di CO₂ per vettura prodotta.

—>

I moduli della batteria sono inseriti sotto la monoscocca, con il centro di gravità abbassato di 80 mm rispetto a un equivalente modello a combustione.

Architettura, propulsione e differenziazione

In Ferrari si è voluto esprimere una filosofia chiara: questo modello non doveva essere “solo un’auto elettrica”, ma una Ferrari elettrica. Il telaio è stato progettato con passo corto, inspirato alle berlinette con motore centrale, e il conducente è posizionato vicino alle ruote anteriori per mantenere il feeling dinamico.

Le sovrastrutture anteriori (shock towers) contribuiscono anche ad assorbire energia d’impatto, mentre la batteria è integrata nella struttura, riducendo peso e mantenendo rigidità strutturale. Dietro questa architettura c’è una tecnologia spinta: assali elettrici sviluppati internamente, motori sincroni con magneti permanenti e configurazione Halbach, inverter compatti integrati negli assali, densità di potenza elevata. 

Illustrazione di una Ferrari (Depositphotos FOTO) - vehiclecue.it
Illustrazione di una Ferrari (Depositphotos FOTO) – vehiclecue.it

Altri dettagli interessanti

Un aspetto non tecnico, ma altrettanto “sensibile”, è il sound: non è una riproduzione sintetica di un motore V12, ma il risultato di vibrazioni meccaniche reali catturate da sensori (accelerometri) sull’inverter, amplificate e trasmesse all’abitacolo in momenti dinamici. In condizioni normali regna il silenzio, ma quando il pilota richiede coppia o aziona i paddle, il suono entra in scena per dare un’esperienza tattile.

La sospensione attiva, evoluta qui nella sua terza generazione, lavora in sinergia con la configurazione elettrica: minor altezza del centro di gravità, controllo variabile delle forze verticali, comfort più elevato e risposta dinamica raffinata. Nel retrotreno, è stato introdotto un subframe elastico (prima volta in Ferrari) per isolare vibrazioni e rumori, senza compromettere rigidità e piacere di guida.