Contrassegno blu: avvertiti tutti i possessori, non puoi più esporlo o infrangi la legge | Ti sbattono pure in galera

Tagliando sul parabrezza auto (Canva foto) - www.vehiclecue.it
Il contrassegno da non dimenticare mai: ecco cosa rischia chi lo usa senza rispettare le regole del tagliando.
A volte, per comodità o per “aiutare” un familiare, si pensa che lasciare il contrassegno disabili sul cruscotto non sia un problema. Magari solo per una commissione veloce, o per parcheggiare più vicino. Ma non è così. La legge è chiara, e non ammette eccezioni: quel documento è personale, e ogni uso scorretto può trasformarsi in un’infrazione, anche grave.
Negli ultimi anni, i controlli si sono fatti sempre più rigorosi. Con l’adozione del CUDE (Contrassegno Unico Disabili Europeo), le amministrazioni comunali hanno accesso a una piattaforma digitale nazionale che consente di verificare in tempo reale se l’auto ha diritto ad accedere o sostare negli spazi riservati. Basta un incrocio di dati, e se qualcosa non torna, parte subito la sanzione.
Il problema principale riguarda proprio la tentazione, diffusa ma pericolosa, di usare il pass al posto di qualcun altro. Un figlio che prende l’auto della madre disabile, un parente che lo espone per parcheggiare in centro, un vicino che se ne serve per andare a fare la spesa: comportamenti che possono apparire innocui, ma che violano la legge. E oggi, non si parla più solo di multe.
La normativa si è irrigidita anche a fronte dell’aumento degli abusi. Con la legge n.177/2024, l’Italia ha scelto di inasprire le pene per chi occupa uno stallo riservato senza averne diritto, ma anche per chi espone il contrassegno in modo improprio.
Quando il permesso diventa un rischio
Come sottolinea ParkingMyCar, il CUDE è valido solo se a bordo del veicolo è presente il titolare del contrassegno, che sia guidatore o passeggero. Non è quindi sufficiente avere il permesso esposto sul cruscotto: la persona autorizzata deve essere presente. In caso contrario, si parla di uso illecito.
Chi viene sorpreso a utilizzare il contrassegno in modo scorretto, o anche il pass scaduto, può ricevere una multa che arriva fino a 672 euro, la decadenza immediata del diritto al CUDE e la decurtazione dei punti dalla patente. Nei casi più gravi, si può configurare il reato di truffa, con conseguenze giudiziarie. Non è più solo una contravvenzione: si entra nel campo del penale.

Cosa succede se usi il contrassegno di un altro
Esporre il contrassegno di una persona disabile senza che questa sia a bordo è un gesto che può costare molto caro. Le autorità hanno strumenti sempre più efficaci per incrociare i dati tra targa, contrassegno e identità del titolare. Se viene accertata l’assenza del legittimo beneficiario, la violazione è immediata. E da lì parte un iter che può includere denunce e sequestri.
Se il comportamento risulta reiterato, o se viene accertata l’intenzionalità del gesto, si può arrivare perfino alla reclusione. Nei casi più estremi, l’uso improprio del CUDE è stato equiparato a un falso documentale: un reato che prevede anche fino a due anni di carcere.