Rispondi sempre SÌ se te lo chiedono a un posto di blocco: a migliaia di automobilisti ritirano così la patente

Uomo al posto di blocco (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Uomo al posto di blocco (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Una risposta impulsiva durante un controllo può costarti caro: migliaia di automobilisti perdono la patente così.

A volte basta una risposta sbagliata, detta in un attimo, per finire nei guai seri. Non serve neppure fare qualcosa di eclatante: in certe situazioni, il solo atteggiamento può essere sufficiente a far scattare una denuncia.

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E no, non è una di quelle cose che succedono “agli altri”: capita spesso, e magari molto più vicino di quanto pensi. Il punto è che le regole della strada non si limitano a semafori e limiti di velocità. C’è tutto un mondo di norme meno conosciute, ma con conseguenze molto pesanti.

E non sapere come comportarsi, specie se ti fermano per un controllo, può costarti caro. Molto più caro di quanto immagini. Alcuni pensano che tacere o rifiutarsi di fare qualcosa sia una scelta legittima, ma… non è proprio così.

Quando ti fermano, i carabinieri osservano tutto. Sì, anche il tono di voce, gli occhi, i gesti. Se notano qualcosa che non li convince, scattano gli accertamenti. Non collaborare non ti salva, anzi ti mette subito nei guai. E in certi casi, dire “no” equivale a dire “sì, ho qualcosa da nascondere” – almeno per la legge.

Un rifiuto con delle conseguenze

Il problema è che molti non conoscono le conseguenze reali. Credono che rifiutare sia un modo per “prendere tempo” o evitare guai, ma in realtà quel rifiuto vale. E a quel punto, anche se non hai fatto niente – o pensi di non averlo fatto – ti ritrovi senza patente, e con una denuncia sulle spalle.

L’intera vicenda – riportata da Il Pescara – è un chiaro esempio di quanto siano determinanti i controlli dei carabinieri sulla sicurezza stradale. Un semplice no può costarti tutto. Non sempre le situazioni sono nere o bianche, ma di certo la legge non lascia molto spazio all’interpretazione. E quando si sbaglia, anche solo con una risposta, la strada da fare per tornare indietro è lunga. Troppo lunga.

Patente e uomo disperato (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Patente e uomo disperato (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Quando basta un no per cambiare tutto

È successo a Cepagatti qualche giorno fa. Un uomo di 39 anni, che tra l’altro era già conosciuto dalle forze dell’ordine, è stato fermato lungo via Sibilla Aleramo mentre guidava la sua Jeep. I carabinieri, durante il controllo, hanno subito notato qualcosa che non andava: atteggiamenti strani, occhi… insomma, segnali inequivocabili. Lui, a quel punto, ha consegnato una bustina – dentro c’era cocaina – ma quando gli hanno chiesto di fare il test antidroga ha detto no. Una risposta secca.

Ed è lì che è cambiato tutto: la patente gli è stata ritirata immediatamente, l’auto affidata ai familiari. Per la legge, quel rifiuto equivale ad essere risultati positivi, né più né meno. E adesso, beh, ne dovrà rispondere davanti alla Procura. Ora il 39enne è stato ufficialmente denunciato per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti. Tecnicamente è stato “denunciato in stato di libertà”, ma la sua posizione è tutt’altro che leggera. La Procura deciderà se ci saranno altre misure, e nel frattempo lui è stato anche segnalato all’autorità amministrativa.