Confermato dal PRA: questi automobilisti devono versare 600€ per continuare a circolare | Rimpiangerai il buon vecchio bollo

Uomo disperato in auto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
C’è un costo legato all’auto che nessuno evidenzia, ma ti colpisce quando meno te lo aspetti ed è inevitabile.
Ogni automobilista, prima o poi, si scontra con un muro chiamato burocrazia. L’universo normativo italiano che ruota intorno all’auto è una vera e propria rete di moduli, bolli e passaggi obbligati. Anche quando pensi di avere tutto sotto controllo, spunta fuori un dettaglio inaspettato che ti cambia i piani. Non è un’eccezione: è la regola. E proprio in questa complessità si celano spese silenziose ma inevitabili.
Molti pensano che mantenere un’auto significhi semplicemente fare rifornimento e pagare il bollo annuale. Invece, esistono situazioni in cui le spese aumentano all’improvviso, spesso in modo imprevedibile. Fasi “intermedie” nascondono costi che non vengono mai spiegati chiaramente, almeno non prima di trovarteli davanti, con il portafoglio già in mano.
Il confronto con altri Paesi europei lascia un certo amaro in bocca. Altrove, le pratiche sono snelle, digitali, veloci. In Italia, invece, tra promesse di digitalizzazione e realtà fatte di code, marche da bollo e moduli cartacei, tutto sembra pensato per complicare. Il risultato? Una somma di costi che cresce a ogni passaggio, quasi senza che te ne accorga.
E il vero problema non è solo la spesa in sé, ma il fatto che nessuno ti avverte prima. Pensi di aver concluso tutto, ma scopri che ci sono altre imposte, altri diritti da versare, altre firme da apporre. Tutto obbligatorio, naturalmente. E così, anche per circolare in regola, finisci per sborsare cifre importanti che nessuno aveva menzionato.
Una voce che pesa più del previsto
La beffa arriva quando capisci che questi costi nascosti non sono affatto opzionali. Se non completi ogni passaggio alla perfezione, l’auto resta bloccata. Ogni dimenticanza, ogni errore – anche minimo – può fermare tutto e costarti caro. E questo accade nonostante nessuno ti abbia spiegato chiaramente quali siano le tappe obbligatorie da seguire.
Non rispettare le scadenze, poi, è un rischio concreto. Il termine massimo di 60 giorni per completare determinate procedure non è flessibile: se lo superi, potresti incorrere in sanzioni che superano anche i 700 euro. Una firma sbagliata o un documento incompleto possono far ripartire tutto da capo. E a quel punto, l’intero iter assomiglia sempre di più a una vera “tassa invisibile”.

La situazione particolare
Uno degli esempi più emblematici di questa complessità è il passaggio di proprietà. Spesso considerato una formalità, si rivela invece un labirinto burocratico pieno di scadenze, moduli e requisiti. Servono i documenti di entrambe le parti, firme su firme, marche da bollo, e massima attenzione alle tempistiche. Superare il limite stabilito può avere conseguenze pesanti.
Ma il vero impatto si sente quando si arriva al pagamento finale. Come riporta alVolante, nel 2025 il costo di un passaggio di proprietà può arrivare anche a 600 euro, come nel caso di chi compra auto sopra i 120 kW in province ad alta maggiorazione. Una cifra che include poi l’Imposta Provinciale di Trascrizione, emolumenti PRA, bolli e diritti vari.