Patente, approvata la legge discriminatoria: arrivano i nuovi “test di guida” | Gli automobilisti più anziani dovranno farlo tutti

Anziano disperato alla guida (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

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La direttiva europea che potrebbe cambiare le regole del rinnovo patente, con novità mirate agli automobilisti più anziani.

In merito alla patente non esiste un sistema unico, e questo crea non pochi squilibri. Il tema è delicato, soprattutto quando entra in gioco l’età del conducente, perché tocca aspetti legati alla salute, all’autonomia e alla dignità personale.

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Negli ultimi tempi si è tornati a discutere, e anche con una certa insistenza, di come gestire la guida degli over 65. Non è un mistero che l’età media degli automobilisti stia salendo. Molti settantenni oggi sono in piena forma, spesso più reattivi di guidatori ben più giovani. Ma il traffico è più frenetico, le auto sempre più complesse da gestire, e la soglia di attenzione richiesta è altissima. Insomma, non è più come trent’anni fa, e una riflessione, volenti o nolenti, va fatta.

Il punto però è: come farlo senza scivolare in pregiudizi? Perché non basta avere una certa età per essere considerati meno adatti a guidare. Sarebbe come dire che tutti i giovani guidano bene perché sono giovani. Falso. Servono criteri reali, basati su evidenze mediche, test specifici, e magari anche un pizzico di buonsenso. Stabilire limiti rigidi solo per l’anno di nascita rischia di diventare un boomerang.

E poi c’è tutto il discorso della digitalizzazione, che nel frattempo avanza veloce. Le patenti digitali stanno diventando la norma, o quasi. Ma – e qui viene il nodo – non tutti hanno familiarità con smartphone, app, QR code e tutto il resto.

Una direttiva che divide e accende il dibattito

Tutto è partito da una revisione della direttiva europea sulle patenti, presentata nel 2023 e poi approvata in via provvisoria lo scorso marzo. Una delle novità è che, a regime, la patente sarà digitale per tutti, con la possibilità di richiedere quella cartacea, per chi lo preferisce. Fin qui nulla di sconvolgente. Ma c’è un altro punto che ha fatto parecchio discutere: gli Stati membri potranno decidere di accorciare la validità della patente per chi ha superato i 65 anni.

Questa cosa non è piaciuta a molti. AGE Platform Europe, supportata in Italia da ANAP di Confartigianato, si è fatta sentire da subito: nessun problema ad accertare l’idoneità fisica, ma fissare limiti d’età arbitrari è tutta un’altra storia. Secondo loro, e non solo, bisogna valutare caso per caso, con strumenti adatti e senza creare barriere solo perché “sei troppo vecchio”.

Anziano alla guida (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Anziano alla guida (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Le ipotesi sul tavolo per chi ha qualche primavera in più

E adesso? Beh, si sta pensando di rivedere tutto il meccanismo del rinnovo patente per gli automobilisti più anziani. Niente è ancora certo, ma le idee circolano. Si parla di test più mirati su riflessi, memoria, attenzione visiva. Magari anche esami pratici, almeno per chi ha superato gli 80. Un altro punto: potrebbero arrivare restrizioni personalizzate – tipo niente guida in autostrada o di notte – basate su valutazioni mediche specifiche.

Oggi, chi guida dopo i 50 deve già rinnovare con scadenze diverse, ogni cinque, tre o due anni in base all’età. Ma i controlli si fermano a una semplice visita: vista, udito, e qualche valutazione generale. Niente test cognitivi né prove su strada. Se le ipotesi in circolazione dovessero diventare realtà, il cambiamento sarebbe bello grosso. Ma resta un punto fermo, almeno per ANAP: le regole devono valere per tutti, senza fare discriminazioni legate alla carta d’identità. Ma per il momento tutto rimane com’è.