Targhe, è UFFICIALE: 8.186 euro di multa per deterioramento, basta un graffietto in questo punto e vai in rovina per anni

Targhe auto e soldi (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Anche un piccolo difetto sulla targa può trasformarsi in una sanzione salatissima: ecco cosa sta succedendo davvero.
Quando si parla di auto e di multe, tutti pensano subito a cose ovvie: semafori rossi, parcheggi selvaggi, limiti di velocità ignorati. Ma poi ci sono quelle sanzioni inaspettate, subdole quasi, che arrivano silenziose e ti travolgono.
E spesso il problema nasce proprio da dove uno non guarderebbe mai: una semplice targa. Negli ultimi tempi sembra che le forze dell’ordine abbiano iniziato a puntare il mirino su quei piccoli dettagli che normalmente uno tende a ignorare.
Non si parla solo di regole stradali da manuale, ma di norme molto più specifiche, che toccano aspetti “tecnici” dei veicoli. Uno pensa che basti poco per sistemare una targa, e invece no, non funziona proprio così.
Con i controlli automatizzati che spuntano ovunque, tra lettori di targhe e telecamere intelligenti, basta una minima irregolarità perché scatti l’allarme. E il punto è che certe cose non le noti nemmeno finché non ti fermano. A quel punto, se sei finito nel mirino, spiegare che non era tua intenzione “falsificare” diventa inutile. Perché la legge, su queste cose, è categorica.
Cosa non fare
Il dramma è che molte persone, magari in buona fede, cercano soluzioni più “comode” per evitare lungaggini o spese. Lo fanno convinti che sia una scorciatoia innocente. In realtà, stanno camminando su un filo sottile, e basta pochissimo per finire nei guai. Seri, tra l’altro.
La Polizia di Stato ha annunciato controlli supplementari nei centri di revisione, per verificare se qualcuno abbia certificato come regolari veicoli con targhe non a norma. Un invito chiaro arriva anche da loro: meglio diffidare da chi promette soluzioni rapide e rivolgersi solo ai canali ufficiali.

Controlli serrati e nuove sorprese in strada
In provincia di Trapani, per esempio, la Polizia Stradale ha alzato il livello di attenzione. Nei giorni scorsi ha avviato un’operazione mirata per controllare le targhe dei veicoli in circolazione, come riporta la Questura di Trapani. Il motivo? Sempre più auto circolano con targhe non ufficiali, modificate, o addirittura contraffatte. C’è chi le compra su siti online, poi se le fa rifinire da qualcuno che non c’entra nulla con gli enti autorizzati, e infine le monta come se niente fosse. Ma il punto è che le targhe, per la legge, sono veri e propri documenti. E solo la Motorizzazione Civile, attraverso i suoi uffici, può rilasciarle.
Chiunque altro le realizzi o le ritocchi, anche per ragioni “estetiche”, rischia pesante. Le sanzioni vanno da oltre 2.000 euro fino a 8.186 euro. E non finisce lì: può scattare il fermo del mezzo, il sequestro e – se le cose sono gravi – anche un procedimento penale. Un episodio recente lo dimostra chiaramente. A Castelvetrano, un automobilista è stato beccato mentre circolava con una targa che – a prima vista – sembrava ok. In realtà, sopra i numeri e le lettere c’erano degli adesivi applicati per coprire difetti o usura. L’intento magari non era quello di truffare, chissà, ma questo non ha impedito alla polizia di applicare la sanzione. Perché anche un “piccolo” intervento di questo tipo è considerato alterazione.