Incroci a T, da ora dovrai impegnarli così se manca il cartello: stravolta la regola d’oro della precedenza all’italiana

Incrocio a T, cosa succede in questo caso (Canva) - VehicleCUE
Come si impegnano gli incroci a T? La regola che alcuni ancora non conoscono e che stupisce tutti: cosa sapere
Gli incroci, anche quelli più comuni, continuano a rappresentare una delle principali cause di incidenti stradali in Italia. Nonostante il progresso della segnaletica e delle infrastrutture, molti automobilisti si trovano in difficoltà quando devono affrontare una semplice intersezione.
Tra tutti, gli incroci a T risultano particolarmente insidiosi, perché richiedono di capire chi ha la precedenza in situazioni che non sempre sono immediatamente evidenti. Infatti, non tutti conoscono le regole precise per attraversare questi incroci senza rischi. Molti si affidano all’esperienza personale o a una sorta di “intuizione”, sperando di evitare scontri.
Questo atteggiamento, seppur diffuso, può provocare rallentamenti e incidenti, soprattutto quando più veicoli arrivano contemporaneamente da direzioni diverse. Qual è invece la regola che si dovrebbe sempre seguire? E che fare se manca un particolare cartello?
Occorre fare una ripassata generale delle norme del Codice della Strada, cercando anche di comprendere qual è l’atteggiamento sbagliato in Italia che si continua a perpetrare.
Incroci a T, come dovrebbero essere impegnati?
In linea di massima, tutti conoscono come superare gli incroci. Le regole base della precedenza e dell’attraversamento di particolari intersezioni sono nozioni comuni che la maggior parte degli automobilisti ricorda senza troppi problemi. Le cose però potrebbero cambiare con gli incroci a T impegnati da tre veicoli.
Secondo quanto riportato dal portale tycsports.com, nella maggior parte dei Paesi esiste una regola generale che stabilisce che, in un incrocio non semaforico, la precedenza spetta al veicolo alla destra dell’altro. In un incrocio a T, chi non deve svoltare ha generalmente la precedenza assoluta rispetto a chi entra dalla stradina laterale o deve svoltare. Questo principio dovrebbe rendere più chiara la gerarchia di passaggio, riducendo i rischi di incidenti.

Qual è la “regola” che si usa in Italia?
In Italia, spesso le regole del Codice della Strada vengono trascurate, soprattutto negli incroci a T. Qui vige una sorta di regola non scritta: chi sporge per primo il “muso” dell’auto sull’intersezione passa per primo, indipendentemente dalla precedenza teorica. È un’abitudine diffusa tra gli automobilisti, che tendono a forzare il passaggio pur di arrivare prima, generando tensioni e potenziali incidenti.
Tuttavia, la guida sicura richiede di rispettare le norme ufficiali. Anche se può sembrare più lento, cedere la precedenza a chi ha diritto di passare significa ridurre drasticamente il rischio di collisioni. In sostanza, è sempre bene avere educazione stradale quando ci si avvicina agli incroci a T.