Telepedaggio, premi il bottone rosso e non lo paghi mai: il trucchetto dello Stop&Go | In migliaia passano il casello così

Casello autostradale e furbetto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Un semplice trucco che permette di evitare il pedaggio per mesi sfruttando i limiti del sistema automatico, ma occhio.
Ormai è diventata un’abitudine: si sale in macchina, si imbocca l’autostrada, si passa al casello e via, tutto si apre in automatico. Il telepedaggio ha cambiato completamente il nostro modo di viaggiare, rendendolo più comodo e veloce.
Però, come spesso accade, quando qualcosa funziona troppo bene… qualcuno ci mette lo zampino. Non tutti usano il sistema per quello che è, anzi, c’è chi trova il modo di “sfruttarlo” a suo vantaggio. Le corsie riservate al telepass sembrano fatte apposta per far scorrere tutto liscio, senza intoppi.
Ma proprio questa loro apparente efficienza può diventare un punto debole. Per evitare abusi, molte società autostradali hanno iniziato a usare telecamere intelligenti e controlli automatizzati, ma non sempre bastano.
Anche perché c’è un limite: la sicurezza. E in certe situazioni, è quella a contare di più. Capita che un’auto si fermi, che qualcosa non funzioni, che il sistema non riconosca il dispositivo. A quel punto, c’è il famoso pulsante rosso, quello per chiedere assistenza.
La disponibilità ai caselli
Lo avrai visto di sicuro: basta premerlo e ti risponde un operatore. E qui entra in gioco un altro fattore: la disponibilità di chi lavora nei caselli, che spesso si trova a dover risolvere problemi in tempo reale, anche senza sapere se l’utente è in buona fede.
Ed è proprio su questo punto che alcuni ci marciano. È tutto molto borderline, difficile da catalogare, almeno finché non diventa sistematico. E in effetti, in certi casi, lo è diventato. Qualcuno ha esagerato. E le aziende, ovviamente, non sono rimaste a guardare.

Il trucchetto e l’allarme
Come riporta Infobae, un automobilista in Francia è riuscito a eludere il pedaggio per ben sei mesi di fila. Guidava una Audi, entrava sempre nelle corsie del telepedaggio – quelle dove si passa senza fermarsi – ma non aveva nessun dispositivo. E allora? All’arrivo al casello, fermata secca, pulsante rosso, e via con la scusa: “ho dimenticato il telepass”. Gli operatori, per evitare rischi (fare retromarcia in quei punti è pericolosissimo), aprivano. Lui passava, ringraziava e se ne andava. A volte lasciava qualche centesimo o un bigliettino gentile, tipo “grazie e scusate”. Un teatrino che è andato avanti per mesi, senza che nessuno se ne accorgesse, almeno all’inizio.
Alla lunga, però, i dipendenti della società – Vinci Autoroutes – hanno iniziato a insospettirsi. Sempre la stessa auto, sempre la stessa storia. Hanno controllato le registrazioni delle telecamere, e boom: beccato. Il tipo è finito in tribunale, e si è scoperto pure che guidava con la patente annullata. Risultato: due multe, una da 1.000 euro e l’altra da 250, più il risarcimento dei danni. Questo sistema, soprannominabile Stop&Go perché, contrariamente a quanto siamo soliti fare col Telepass, l’automobilista si fermava e richiedeva assistenza per poi ripartire, non poteva certo durare per sempre.