Divieto di sosta, in questa città approvata l’abolizione totale: se vivi qui ti liberi per sempre dalle multe

Uomo felice e parcheggio (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Divieti di sosta sempre più diffusi: tra segnaletica confusa e parcheggi introvabili, cresce il malcontento degli automobilisti.
I divieti di sosta sono ovunque. Segnaletica verticale, linee a terra, cartelli provvisori: ogni strada ha le sue regole, e spesso cambiano da un isolato all’altro. Non è raro trovarsi davanti a un cartello nuovo spuntato da un giorno all’altro.
O anche a scritte ormai scolorite che generano più dubbi che certezze. Parcheggiare, ormai, è diventata un’impresa quotidiana. Si gira, si spera, si rischia. Basta un attimo di disattenzione o un’interpretazione sbagliata, e ti ritrovi con una multa sul parabrezza.
E non è solo questione di soldi: è frustrazione, perdita di tempo, nervi a fior di pelle. C’è poi il problema della chiarezza. Capire dove finisce una zona autorizzata e dove inizia un divieto non è sempre così semplice. I segnali a volte si contraddicono o sono coperti da alberi, pali, insegne.
E nel dubbio, molti decidono di “tentare la fortuna”. Altri, invece, non si affidano più alla fortuna: si organizzano. Il risultato? Un clima di guerra silenziosa tra automobilisti e residenti, dove ognuno difende il proprio fazzoletto d’asfalto.
Pericoli e rischi
I divieti di sosta, soprattutto in centro città, colpiscono spesso chi ha meno scelta: chi rientra a tarda sera, chi lavora in zone dove i parcheggi sono sempre pieni, chi ha bisogno di fermarsi per pochi minuti. Le regole, per quanto necessarie, a volte sembrano ignorare la realtà di chi vive la città ogni giorno.
E occhio alle conseguenze: parcheggiare in divieto può costare caro anche oltre la multa. In caso di incidente, potresti essere ritenuto responsabile se la tua auto rappresentava un ostacolo. Lo ha ricordato anche la Cassazione in diverse sentenze. Ma c’è una città in cui si è andati oltre a tutto questo.

La situazione in questa città
Come riporta Il Mattino, a Salerno che è scoppiato un caso emblematico: sei residenti sono stati sorpresi ad aver installato divieti di sosta “fai da te” davanti ai loro garage. Niente autorizzazioni, ma cartelli piazzati di propria iniziativa per riservarsi il posto. Il risultato? Multe da 173 euro ciascuno. Ma quello era solo l’inizio. L’inchiesta ha rivelato un fenomeno molto più esteso: dissuasori improvvisati, numeri di autorizzazione inventati, fioriere e secchi usati come “salvaposteggio”. Tutto senza alcun permesso. Quartieri come Torrione, via Irno e Mariconda erano pieni di questi “ostacoli creativi”.
La Polizia municipale è intervenuta pesantemente: via i cartelli abusivi, rimossi tutti gli oggetti lasciati in strada, ripristinate le condizioni originali dei marciapiedi. E non è finita qui: le indagini andranno avanti, anche in altre zone della città, dove le segnalazioni continuano ad arrivare. Salerno, insomma, ha detto basta ed eradica questi finti segnali di divieto di sosta.