Limiti in autostrada, da ottobre scatta la nuova prescrizione: scendono di colpo a 110 km/h | Ancora pochi giorni ed entra in vigore

Cambiano i limiti di velocità (Canva-Shutterstock foto) - www.vehiclecue.it
Modifiche significative alle prescrizioni imposte dal CdS: è la conseguenza delle basse temperature. Scopriamole nel dettaglio
I limiti di velocità autostradali vengono definiti e regolati dalle disposizioni del Codice dalla Strada. Variano in riferimento a specifici fattori, quali la categoria del veicolo e le caratteristiche del tratto in cui vigono.
Sappiamo perfettamente che il limite massimo generalizzato al quale automobili e moto devono attenersi risulta fissato a 130 km/h, ma esistono delle specifiche limitazioni per tutti i soggetti che hanno conseguito la patente B da meno di 3 anni.
Questa categoria di automobilisti o motociclisti, per l’appunto neopatentati, dovranno osservare il limite corrispondente ai 100 km/h. Ma non è di certo scontato che anche gli altri conducenti non vengano, occasionalmente, obbligati a mantenersi entro le stesse prescrizioni.
Infatti, in presenza di svincoli, gallerie, curve strette e pericolose o restringimenti di corsia a causa di lavori in corso, i limiti potranno subire delle variazioni al ribasso, andando a toccare persino i 70 km/h come massimo.
Guida autunnale? Ecco come cambiano le cose
L’inizio di Ottobre conduce direttamente all’ingresso nella piena stagione autunnale, quando inevitabilmente nubifragi improvvisi, anche particolarmente violenti, si abbatteranno sull’intera Penisola, con il rischio di mettere in pericolo la regolare circolazione su strada degli automobilisti. Per questo, il sito Strada dei Parchi, dispone una guida precisa ed esaustiva di quelli che sono i consigli che tutti i conducenti alle prese con il volante durante le giornate di pioggia o neve dovranno seguire, onde evitare che le condizioni sfavorevoli del clima e dell’asfalto finiscano per provocare conseguenze alla vettura e ai propri occupanti.
Innanzitutto sarà fondamentale lasciare da parte ogni tipo possibile di distrazione, compresa la radio, per non parlare di smartphone e altri schermi interattivi, severamente vietati in ogni caso. Quello che si dovrà fare è prestare attenzione esclusiva alla strada, ai pedali e al volante, oltre che alla leva del cambio e al freno a mano, che potrebbero sempre rivelarsi fondamentali in caso di necessità. I fari dovranno risultare perfettamente funzionanti e accesi, anche di giorno, soprattutto in presenza di pioggia fitta che complica la regolare visibilità della strada, ponendo un ostacolo disagiante circa l’individuazione di eventuali pericoli sulla carreggiata.

La prudenza non è mai troppa
Rispetto agli automobilisti che procedono davanti a noi, è sempre bene non mantenersi in posizione estremamente ravvicinata, preferendo una distanza di sicurezza adeguata, a non meno di mezzo secondo di distanza, perché già in condizioni di perfetta percorribilità non abbiamo la possibilità di prevedere ciò che gli altri automobilisti stanno per fare: figurarsi quanto l’imprevedibilità potrebbe immediatamente scaturire rischi concreti in caso di pioggia.
E proprio tenendoci sull’argomento, le precipitazioni eccessive favoriscono la creazione di una sorta di cuscinetto d’acqua sul manto stradale, che ostacola, di fatto, il contatto tra gli pneumatici e l’asfalto, perdendo così di attrito e compromettendo la tenuta di strada. E’ il così detto fenomeno dell’aquaplanning, che rappresenta un inevitabile fattore di rischio. Ma se abbiamo cominciato parlando di limiti di velocità, un motivo c’è di certo: su tutti i tratti autostradali del nostro Paese, infatti, il limite generale, che come visto in precedenza è fissato a 130 km/h, è destinato a scendere fino a 110 km/h, al fine di garantire una maggiore prevenzione, ma si spera, piuttosto, la totale esenzione, dai pericoli che, inevitabilmente, una guida in simile condizioni può rendere concreti.