Patenti cancellate per ordine del Governo: tutti gli automobilisti in questa lista dovranno consegnarle in prefettura entro la fine del 2025

Patenti stracciate (Canva-Depositphotos) - www.vehiclecue.it
Il Governo opta per la soluzione più drastica: patenti stracciate da Nord a Sud. Non c’era altra possibilità
La riforma del Codice della Strada ha prodotto modifiche sostanziali, in termini di maggiore severità e inasprimenti, circa le disposizioni precedentemente vigenti, che pur restando in vigore ora comportano conseguenze più pesanti.
Tante violazioni che prima erano considerate quasi di poco conto oggi vengono attenzionate con più attenzione e sanzionate con pene esemplari, per non parlare delle inosservanze più gravi.
Pugno duro e tolleranza zero: due concetti a più riprese evidenziati dalla persona che rappresenta il MIT, ossia il Ministro Matteo Salvini, che sembra voler mantenere questo approccio per raggiungere l’obiettivo di 0 morti e feriti sulle strade a seguito di incidenti.
E come evitare questo se non punendo chi si macchia di una determinata violazione, particolarmente pesante, anche privando lui o lei della possibilità di condurre liberamente il proprio veicolo su strada?
Più nessuna possibilità di sconto
Le misure introdotte si sono concentrate soprattutto sulla possibilità di revoca della patente con durata limitata e possibilità per il titolare di riottenerla, a patto che determinati requisiti risultino rispettati. Alcuni dei comportamenti che conducono direttamente alla revoca sono rappresentati dalla guida nel corso del periodo di sospensione del documento, commettere un’infrazione grave alla quale corrisponde una sanzione amministrativa, dimostrarsi socialmente pericoloso, un’indicazione che viene fornita in casi estremi dal Prefetto, ma anche la perdita di tutti i punti, per violazioni ripetutamente commesse.
Parlando di sospensione, invece, la riforma del CdS ha stabilito che tra le violazioni conducenti a questo provvedimento vi sono la violazione dei limiti di velocità fino a 40 km/h oltre l’indicazione massima imposta, con recidiva nel biennio successivo all’infrazione, che costerà al conducente fino a 30 giorni di impossibilità di condurre su strada.

In caso di responsabilità gravi…
Fino a 2 mesi, con ulteriori 4 settimane in caso di recidiva nel corso del biennio per chi si mette al volante con lo smartphone, comportamento profondamente rischioso, meritevole di una sanzione accessoria corrispondente alla decurtazione di 5 punti dalla patente di guida, pena raddoppiata in caso di recidiva. In merito allo stato di ebrezza, chi è già stato condannato non potrà assumere il controllo della vettura sprovvisto di alcolock, e quindi con un tasso alcolemico anche minimamente superiore a 0 grammi per litro, nel corso dei due anni di divieto. 3 anni di revoca nel caso in cui l’automobilista dovesse risultare positivo all’assunzione di stupefacenti.
Caso drastico e decisamente più serio è quello relativo alla condanna per omicidio stradale. Oltre alla pena carceraria, infatti, il soggetto reo sarà costretto a subire la revoca della patente per un periodo che raggiunge addirittura i 30 anni in presenza di aggravanti quali fuga o omissione di soccorso. A riportarlo è Money.it.