“Mi stavo solo riposando”: da ora non puoi farlo, patente stracciata e multa che ti ricordi a vita | La nuova legge del cds

Vietato dormire alla guida (Canva-Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Riposarti in auto: una decisione saggia, ma attenti alle scelte che compiete. Potrebbero costarvi la patente per sempre!
Nel corso dell’esperienza su strada di un automobilista può tranquillamente capitare che lo stesso, trovandosi al volante, senta la necessità di arrestare la marcia e di spegnere il suo veicolo, per riposare.
Che si tratti di qualche minuto con i soli occhi chiusi o un vero e proprio sonno ristoratore, questa eventualità non è di certo vietata dal nostro ordinamento giuridico, a patto che il veicolo venga posizionato in modo da non creare intralcio alla circolazione.
Generalmente questa circostanza si rende necessaria quando il conducente compie la propria guida durante le ore notturne o della prima mattina, ma anche in presenza di malesseri non gravi, come in caso di raffreddore, influenza o febbre.
Le uniche accortezze sulle quali si dovrà gettare più di un occhio sono ovviamente la posizione del veicolo, che sarà meglio parcheggiare in aree apposite, assicurandosi di lasciare lo stesso spento, onde evitare che le emissioni inquinanti si disperdano nell’ambiente.
Un caso che deve far riflettere
Ci troviamo in Francia, nel paesino di Mesnil-au-Grain, dove, come riportato da Virgilio.it, un giovane automobilista di 24 anni, che la stessa sera aveva bevuto un quantitativo di alcolici oltre il limite, ha saggiamente deciso di accostare la propria verdura, secondo le sue intenzioni in un parcheggio apposito, così da riposarsi, attendere che i fumi dell’alcool fossero sfumati e rimettersi poi in viaggio verso casa.
Tuttavia, proprio la quantità significativa di bevande precedentemente ingerita ha favorito l’insorgere di uno stato confusionale nel giovane, che non si è reso minimamente conto di aver lasciato la propria auto né all’interno di un‘area di sosta, tantomeno a bordo strada, bensì al centro della carreggiata stessa. Peraltro durante la notte, totalmente spenta, senza la possibilità che neanche una minima luce potesse rendersi visibile dal punto di vista degli altri automobilisti.

Conseguenze inevitabili
La Polizia stradale è stata allertata, arrivando sul posto e trovandosi di fronte proprio all’assurda scena che gli era precedentemente stata descritta, con al suo interno l’automobilista, affiancato da un amico, entrambi privi di sensi, precedentemente in preda a rigetti di vomito. Successivamente le forze dell’ordine hanno proceduto con la sottoposizione dei due ragazzi ai test del caso, ottenendo risultati a dir poco scontati: 1,2 grammi per litro di sangue come tasso alcolemico, oltre il limite consentito.
Per di più, si trattava di un comportamento recidivo: una simile infrazione, in cui il protagonista era stato anche in quell’occasione l’alcool, che era costata al giovane la sospensione della patente, addirittura nel 2022. Il caso è inevitabilmente finito in tribunale, dove malgrado i tentativi di difesa del 24enne, la pena è stata esemplare, con condanna a tre mesi di carcere con sospensione condizionale e revoca della patente. Ciò significa che, se non a fronte della ripetizione dell’iter di conseguimento della patente di guida, il ragazzo non potrà più prendere in mano un volante in vita sua. L’ennesimo esempio di come in tutto il territorio europeo il concetto di tolleranza zero verso chi si trova in stato di ebrezza alla guida sia più in vigore che mai.