Strisce blu, non le paga più nessuno col trucco della macchina fotografica: fai uno scatto e parcheggi gratis | Legale al 100%

La macchina fotografica potrebbe salvarti dalle multe per le strisce blu. Come funziona? (Canva Foto) - vehiclecue.it
La macchina fotografica potrebbe salvarti dalle multe per le strisce blu. Come funziona e come si usa? Scoprilo ora!
Le strisce blu rientrano nel piano urbano della mobilità e servono a regolare la sosta nelle aree ad alta densità. La tariffa oraria varia in base alla zona e all’orario. Le delibere comunali stabiliscono gli importi, legati alla domanda di parcheggio e alla vicinanza ai servizi pubblici.
L’aumento delle tariffe sulle strisce blu è giustificato dalla necessità di finanziare la gestione parcheggi e il servizio di controllo. Le leggi sul mantenimento delle infrastrutture urbane impongono costi crescenti per la manutenzione dei dispositivi di pagamento, la segnaletica e il monitoraggio delle aree di sosta.
Il regolamento di sosta prevede agevolazioni per i residenti. Anche queste tariffe sono soggette ad aggiornamenti. Le zone a traffico limitato, adiacenti alle strisce blu, subiscono pressioni di parcheggio che giustificano l’adeguamento dei costi.
Le leggi sulla trasparenza impongono che ogni aumento deve essere comunicato in anticipo. I comuni devono motivare le variazioni con dati sul bilancio e sull’efficienza del servizio. La gestione delle strisce blu è affidata a società concessionarie. Come salvarti dalle multe?
Le strisce blu
Le strisce blu sono strumenti di regolazione del traffico e di finanziamento dei servizi urbani. L’aumento delle tariffe è legato alla revisione del piano urbano della mobilità. Le leggi sulla sostenibilità incentivano la rotazione delle auto e penalizzano la sosta prolungata.
Il servizio di controllo verifica il rispetto del regolamento e applica sanzioni in caso di irregolarità. La digitalizzazione dei pagamenti ha ridotto l’evasione, ma ha aumentato i costi di gestione. Il canone patrimoniale consente ai comuni di reinvestire nelle infrastrutture. Come ti salva il telefono?

Come funziona
Secondo LaLeggeperTutti, il parcometro senza POS non può obbligare il cittadino al pagamento in contanti. La norma impone che tutti i dispositivi pubblici di pagamento prevedono l’uso di carte di credito, debito o prepagate. Questo principio si applica anche ai parcometri installati nei comuni italiani, salvo impedimenti tecnici documentabili.
Se il parcometro non consente il pagamento elettronico e non sono disponibili alternative praticabili (come app o altri dispositivi nelle vicinanze), il cittadino può contestare la sanzione per mancato pagamento. È necessario dimostrare la buona fede e l’impossibilità oggettiva di adempiere. Le leggi sul mantenimento dei servizi pubblici locali impongono che il pagamento deve essere accessibile e tracciabile. Puoi pagare con la fotocamera dello smartphone con il sistema NFC, ma se la macchinetta non lo permette, puoi contestare la multa.