Posto di blocco, profumatori d’auto ILLEGALI: patente ritirata e denuncia immediata | Toglili subito o finisci in caserma

Pianta di cannabis (Pexels foto) - www.vehiclecue.it
Coprire gli odori con i profumatori da inserire all’interno dell’abitacolo? Non per forza una mossa saggia. Potrebbero anche insospettirsi…
Moltissimi automobilisti si servono dei profumatori per auto posizionati direttamente all’interno delle proprie autovetture, in modo da rendere l’ambiente maggiormente piacevole da vivere, in quanto inebriato da fragranze particolarmente gradevoli.
Sono svariate le tipologie di profumatori ai quali potrete affidarvi, reperibili anche presso i piccoli supermercati, oppure su internet, nel caso in cui stiate cercando qualcosa di ancora più particolare e unico, che possa servire come vera e propria decorazione.
I più diffusi sono probabilmente i cartoncini profumati, economici e facilmente reperibili, come nel caso degli iconici Arbre Magique, contraddistinti dalla caratteristica forma ad albero e disponibili in numerosi gusti. Questa opzione, tuttavia, potrebbe garantire la dispersione del profumo per un periodo di tempo non prolungato.
Alternative più durature nel tempo sono i profumatori a clip da appendere sulle bocchette dei climatizzatori o le boccette, che possono essere appese direttamente sullo specchietto retrovisore: in questa circostanza specifica, il liquido profumato sarà soggetto ad un‘evaporazione lenta.
Una responsabilità molto grave
Il Codice della Strada, in relazione all’introduzione della legge 177 del 2024 e delle varie circolari applicative diffuse dal Ministero dell’Interno, ha disposto significative novità relative al consumo di cannabis immediatamente prima di mettersi al volante. In precedenza era necessaria la presenza di un effettivo stato di alterazione psicofisica per poter procedere con una sanzione, mentre ad oggi è sufficiente che venga dimostrata l’assunzione di sostanze per produrre conseguenze particolarmente disagiante.
L’articolo 187 del CdS indica come, indipendentemente dalla presenza di comportamenti anomali o potenzialmente pericolosi, se i test ematici o salivari conducono a scoprire la positività al principio psicoattivo di THC, il guidatore va incontro ad una sanzione amministrativa pecuniaria che parte da 543 e arriva a 2.170 euro, oltre alla revoca del documento e alla possibile sospensione fino a due anni, con decadenza di tutti i punti.

Quando si concretizzano rischi penali?
Anche in assenza di un incidente stradale, il procedimento impone che la patente venga trasmessa al Prefetto, che in relazione ai risultati prodotti su campioni biologici approfonditi in laboratorio, può optare per la sospensione definitiva. Come anticipato, lo svolgimento dei test deve avvenire prelevando campioni di sangue o saliva, in quanto l’urina non è pienamente affidabile in questa circostanza: potrebbe includere metaboliti inattivi anche se il consumo di cannabis è avvenuto settimane prima rispetto ai controlli.
Nel caso in cui dovesse concretizzarsi un incidente a seguito del quale dovessero risultare addirittura conseguenze gravi, il conducente sarebbe riguardato e giudicato sulla base delle norme sull’omicidio e le lesioni stradali, prevedenti fino a 12 anni di reclusione in caso di condanna. A scriverlo è Virgilio.it