Libretto di circolazione, da oggi obbligatorio il rinnovo come per la patente | Altri 250€ da versare in Motorizzazione

Carta di circolazione e denaro (Canva-Shutterstock foto) - www-vehiclecue.it
Un’ulteriore spesa va a cadere sulle tasche dei consumatori. Non ci sarà possibilità di sottrarsi: obbligo esteso a tutti
Il libretto di circolazione è un documento ufficiale rilasciato assieme ad ogni differente veicolo a motore, all’interno del quale sarà possibile consultare tutte le informazioni necessarie a comprendere in fondo le caratteristiche tecniche degli stessi.
L’ente che si occupa dell’emissione del libretto di circolazione è la Motorizzazione Civile. In questo modo sarà possibile verificare che il veicolo risulti effettivamente in regola, permettendo la circolazione in modo totalmente legale su strada.
Tra le informazioni contenute nel documento vi sono i dati del veicolo, a partire dalla targa, passando dal modello, fino al numero di telaio, ma anche le caratteristiche tecniche, dunque le dimensioni, la potenza e la cilindrata.
Vengono altresì specificate l’alimentazione, che può risultare essere a diesel, benzina, GPL, elettrico e non solo, oltre allo storico revisioni, includente tutti i timbri delle già avvenute verifiche, obbligatorie per Legge.
Una somma necessaria da versare
Il comma 8 dell’articolo 100 del Codice della Strada abilita i conducenti proprietari di un veicolo a richiedere la personalizzazione della propria targa, a patto che tale azione avvenga nel pieno rispetto e in totale linearità di quanto stabilito dal Dipartimento per i Trasporti Terrestri. Certo è che non parliamo delle personalizzazioni possibili sulle targhe, ad esempio, statunitensi, ricche di disegni e scritte di ogni tipo.
Il regolamento dispone la necessità di una sequenza alfanumerica, in Italia, e non è possibile fare eccezioni. 7 caratteri tra lettere e numeri, ma tra i caratteri vengono categoricamente escluse la consonante Q e le vocali I, O, U, onde evitare di fare confusione. Tuttavia, modificare alcuni dei numeri o delle lettere presenti nel codice è possibile, sebbene si tratti di un’opzione della quale fruisce soltanto un limitatissimo numero di consumatori, anche dato il fatto che per accedervi sia necessario pagare una somma ulteriore.

Come funziona la procedura?
E se proprio si desiderasse farlo, anche a costo di spendere qualche euro in più? In questo caso bisognerà procedere con la richiesta di personalizzazione rivolta al Dipartimento per i Trasporti Terrestri e alla Motorizzazione. La stessa dovrà essere compilata esclusivamente in presenza fisica dell’interessato, non potendo usufruire dell’online: a dover essere redatto è un semplice modulo all’interno del quale è possibile indicare, dato per dato, quali siano gli elementi alfanumerici che si ha volontà di inserire nella propria targa.
Chiaramente la richiesta può essere completata solo allegando contestualmente il documento di riconoscimento e il libretto di circolazione dell’automobilista interessato, il quale dovrà preoccuparsi di sborsare ben 150 euro, cifra che lievita addirittura a 250 quando ci si affida ad un intermediario per completare la richiesta. Lo scrive Money.it.