Bollo auto, l’addio amaro: arriva la nuova tassa da 2.000€ | Lo rimpiangerai prestissimo

Uomo disperato e spese (Pexels foto) - www.vehiclecue.it

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Una nuova imposta nascosta nei listini potrebbe far rimpiangere il vecchio bollo auto: ecco cosa sta per cambiare.

Ormai ogni cosa che riguarda il mondo dell’auto sembra diventare sempre più complicata. Tra nuove tecnologie, normative che cambiano in continuazione e mille incentivi che spuntano e spariscono, orientarsi non è mai stato così difficile.

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Il punto è che anche quando pensi di aver capito tutto, spunta un dettaglio che ti rimette in discussione. E, spesso, questo dettaglio ha a che fare con il portafogli. Negli ultimi tempi, poi, c’è questa cosa delle tensioni internazionali, dei listini che ballano da una settimana all’altra.

Una macchina oggi costa tot, domani chissà. Ecco perché si torna a parlare di tasse, anche se in modo un po’ diverso dal solito. Non il classico bollo (che pure non è che manchi, eh), ma qualcosa che si infila nel prezzo finale dell’auto e che, di fatto, ha lo stesso effetto: paghi di più. Punto.

E la cosa buffa—o forse no—è che questi aumenti nascono lontano, magari in una sala riunioni, ma li senti direttamente sulla tua rata. C’è da dire, però, che alcune case automobilistiche si stanno muovendo prima che la bomba esploda.

La situazione che spiazza tutti

Cercano soluzioni tampone, promozioni temporanee, offerte che sembrano buone adesso ma che poi… boh. Il punto è capire quanto dureranno queste “agevolazioni” e cosa succederà dopo. Perché a volte ciò che sembra un vantaggio può trasformarsi in un boomerang.

E allora sì, forse quel bollo auto che tutti odiano inizieremo a guardarlo con occhi diversi. Perché se questa è la nuova strada—prezzi che salgono così, da un giorno all’altro—magari lo rimpiangeremo sul serio. Almeno quello, per quanto fastidioso, lo conoscevamo già.

Automobile e soldi (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Automobile e soldi (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Il conto vero

E qui entra in scena Smart. Sì, proprio quella Smart, oggi in mano a Mercedes e Geely. Qualche tempo fa hanno deciso una cosa chiara: fino alla fine del 2024 i prezzi dei loro modelli dovevano restare bloccati. Cioè, niente rincari. Si sobbarcavano loro il peso dei dazi europei sulle auto elettriche fatte in Cina—che poi è un bel 18,8%. A riportarlo è stato anche il sito HDmotori.it, che ha spiegato come questa mossa sia pensata per rassicurare i clienti e mantenere stabili i prezzi nel breve termine. Una specie di “ok, comprala adesso che conviene”. Ma attenzione, perché questa calma è durata poco: presto le cose cambiano. E anche parecchio.

Dal 2025, salvo miracoli diplomatici tra Bruxelles e Pechino, i listini Smart aumenteranno di 2.000 euro. E se stavi pensando a una Smart #3 Brabus, preparati a sborsare 2.500 euro in più. Altro che promozione: è un vero e proprio salasso mascherato. Non si chiama “tassa”, certo, ma l’effetto è lo stesso. E allora sì, forse quel bollo auto che tutti odiano inizieremo a guardarlo con occhi diversi. Perché se questa è la nuova strada—prezzi che salgono così, da un giorno all’altro—magari lo rimpiangeremo sul serio. Almeno quello, per quanto fastidioso, lo conoscevamo già.