“Mi è caduta” “Non è vero”: addio all’amata abitudine degli automobilisti italiani | Da oggi scatta l’arresto

Arresto

Auto arresto abitudine (Canva foto) - www.vehiclecue.it

Nuove regole durissime per chi non cambia questa fastidiosa abitudine: multe record, arresto e perfino confisca del veicolo.

Chi percorre strade e autostrade in Italia ha spesso assistito a scene poco edificanti: fazzoletti, lattine e cartacce che volano dai finestrini. Un gesto che, a molti, può sembrare di scarsa importanza, ma che in realtà rappresenta una delle abitudini più diffuse e meno civili. Le conseguenze non si limitano al degrado estetico: gli effetti si estendono a sicurezza, ambiente e perfino salute pubblica.

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Per anni questa pratica è stata percepita come una trasgressione minore, punita raramente e spesso giustificata con scuse banali.

Il problema non riguarda solo i singoli episodi. Accumuli di rifiuti ai bordi delle strade hanno finito per alterare interi paesaggi urbani e rurali, aggravando il senso di incuria. Inoltre, l’impatto ambientale è enorme: plastica e materiali non degradabili restano a lungo sul terreno o finiscono nei corsi d’acqua.

Il tema, spesso trattato come secondario, è diventato negli ultimi anni sempre più urgente. La diffusione di telecamere e sistemi di videosorveglianza ha reso evidente la dimensione del fenomeno.

Nuove regole che cambiano tutto

Con il Decreto Legge n. 116, entrato in vigore il 9 agosto 2025, il Governo ha introdotto una stretta senza precedenti. L’articolo 15 del Codice della strada è stato modificato per consentire che qualsiasi telecamera, pubblica o privata, possa immortalare la targa e far scattare la procedura. Non è più necessario fermare il veicolo al momento della violazione: basta un fotogramma nitido per attribuire la responsabilità.

Come spiega Luigi Altamura, referente Anci per la viabilità, “Basta un’immagine chiara per avviare l’iter sanzionatorio”. La Motorizzazione provvederà poi all’incrocio dei dati, rendendo più difficile sottrarsi alle conseguenze. Un cambio radicale rispetto al passato, quando la presenza fisica delle Forze dell’Ordine era indispensabile e le multe si contavano sulle dita di una mano.

Buttare carte
Buttare carte dal finestrino dell’auto (Canva foto) – www.vehiclecue.it

Arresto, patente sospesa e veicolo confiscato

Il nuovo sistema di sanzioni prevede multe salatissime che vanno da oltre mille euro per un semplice mozzicone fino a cifre da capogiro, fino a 18.000 euro, per rifiuti abbandonati intenzionalmente. Nei casi più gravi, come l’abbandono in aree protette o con rischi per la salute, si arriva alla reclusione da sei mesi a sette anni, con possibilità di arresto immediato entro 48 ore dalla violazione.

Le misure colpiscono anche la patente, che può essere sospesa fino a sei mesi, e non si fermano qui: nei casi di maggiore gravità è prevista la confisca del veicolo. Se il reato viene commesso da un dipendente alla guida di un mezzo aziendale, le conseguenze ricadono anche sul datore di lavoro, responsabile per omessa vigilanza, con pene fino a cinque anni e mezzo di carcere. Come ricorda il portale giuridico Brocardi, si tratta di un intervento che risponde a ragioni ambientali, di sicurezza e di salute pubblica.