“L’abbiamo messa all’asta”, divieto di sosta: se parcheggi così la tua auto non la rivedi più | Passa la nuova legge

Parcheggio e soldi (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Parcheggio e soldi (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Nuove regole sul parcheggio trasformano la città in un campo minato: tra multe salate e sequestri, le sorprese non finiscono qui.

Nelle città affollate basta davvero un attimo per trovarsi nei guai: tra cartelli poco chiari, segnaletiche cancellate e regole che cambiano da una via all’altra, il parcheggio diventa quasi una trappola. E quando spunta il carro attrezzi, la faccenda non si limita a una semplice multa, ma apre la porta a costi e complicazioni che crescono giorno dopo giorno.

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Il percorso dal marciapiede al deposito comunale è rapidissimo: appena il veicolo viene portato via, inizia un conto alla rovescia fatto di tariffe che aumentano e scartoffie infinite. Un errore banale, come lasciare l’auto davanti a un passo carrabile, può trasformarsi in una batosta economica che nessuno si aspetta.

E poi c’è la questione dello spazio. I depositi non hanno capacità illimitata e le amministrazioni cercano continuamente strumenti deterrenti per evitare che i veicoli restino a lungo a occupare posti preziosi. In alcuni posti si parla perfino di nuove tecnologie per monitorare i mezzi e velocizzare le pratiche, giusto per non arrivare al collasso.

Alla base c’è sempre lo stesso problema: un’auto ferma troppo a lungo viene vista come un peso per la collettività. Non solo ingombra, ma genera anche costi e rallenta il lavoro degli uffici. A volte, però, chi subisce la rimozione non fa in tempo a intervenire: tra multe arretrate, avvisi che non arrivano o semplicemente disattenzione, il rischio è di agire quando ormai è troppo tardi.

Quando i giorni contano davvero

In certi luoghi la gestione dei veicoli finiti al deposito municipale è diventata rigidissima. Non è più solo questione di pagare la rimozione: dal momento in cui il carro attrezzi porta via l’auto, parte un meccanismo che sembra fatto apposta per mettere pressione. Ogni notte ferma lì significa più spese, e la cifra cresce come una valanga.

Al traino si aggiungono le tariffe di custodia, a volte il costo per il blocco alle ruote, senza contare gli interessi sulle sanzioni ancora aperte. Insomma, un sistema che va ben oltre il parcheggio irregolare e che viene presentato come strumento per mantenere ordine in una giungla urbana difficile da controllare.

Segnale di rimozione auto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Segnale di rimozione auto (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

La misura che fa discutere

Come racconta Motorpasión, a New York è entrata in vigore la famosa “regola dei 10 giorni”. Tradotto: se un’auto resta in deposito per dieci giorni senza che nessuno la reclami, viene messa all’asta. E il colpo più duro è che al proprietario è vietato ricomprarla. Pare che in una sola settimana siano già stati battuti all’asta oltre 180 veicoli.

Le rimozioni possono scattare per qualsiasi infrazione, anche se i casi più frequenti sono legati a soste davanti alle bocche antincendio, a veicoli che bloccano il traffico o a chi accumula più di 350 dollari di multe. E visto che le sanzioni vanno in genere da 65 a 110 dollari, prima degli extra e degli arretrati, non sorprende che tanti proprietari scelgano di non ritirare affatto l’auto.