Autoradio, proibito ascoltare Compact Disc al volante: se trovano il tuo preferito ti rovinano | Addio alle amate abitudini

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Autoradio attenzione (Canva foto) - www.vehiclecue.it

Cantare in auto può sembrare innocuo, ma questo cd rischia di diventare un serio pericolo al volante: se ti beccano sono guai.

Molti automobilisti conoscono bene il piacere di salire in macchina, accendere l’autoradio e lasciarsi trasportare dalla propria colonna sonora preferita. In quei momenti, la guida sembra più leggera, quasi una parentesi di libertà. Eppure, questa abitudine così diffusa non è priva di conseguenze, perché ciò che appare un semplice svago può trasformarsi in una distrazione inattesa.

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Il problema non riguarda solo il volume o la scelta del genere musicale, ma anche il modo in cui reagiamo alle canzoni che amiamo. Cantare a squarciagola, muovere il corpo a ritmo o farsi trascinare da un ritornello orecchiabile può incidere sulla concentrazione. Non è un caso che diversi enti legati alla sicurezza stradale abbiano più volte messo in guardia su questo aspetto.

Anche gli psicologi della musica sottolineano che il cervello umano fatica a dividersi tra l’attenzione alla strada e l’elaborazione di stimoli complessi. Alcuni brani, per la loro struttura ritmica o la loro intensità emotiva, riescono a catturare gran parte delle risorse cognitive. In un contesto come quello della guida, questo può rivelarsi un rischio significativo.

Non si tratta soltanto di un’impressione o di un avvertimento generico. Recenti studi scientifici hanno cercato di quantificare in modo preciso il livello di distrazione prodotto da specifiche canzoni, stilando vere e proprie classifiche che sorprendono per i risultati ottenuti.

Una playlist che divide i brani “pericolosi” da quelli sicuri

Un’analisi condotta dal sito britannico Compare the Market ha preso in esame oltre 500 canzoni, incrociando i dati di Spotify con quelli dell’app Sort Your Music. Ogni brano è stato valutato secondo quattro parametri: battiti al minuto, energia, ballabilità e volume. La combinazione di questi fattori ha permesso di calcolare una percentuale di distrazione, rivelando quali canzoni mettono più in difficoltà i conducenti e quali, invece, risultano quasi innocue.

Come evidenzia El Motor, il risultato è sorprendente: alcuni successi globali considerati innocui o allegri figurano tra i brani più distraenti. Al contrario, melodie più lente e profonde sono state associate a una guida più stabile e meno rischiosa.

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Ascoltare musica dall’autoradio (Canva foto) – www.vehiclecue.it

La hit che distrae di più e quella che lascia tranquilli

In cima alla lista delle canzoni più pericolose per la concentrazione spicca un tormentone dei primi anni Duemila: “Dragostea Din Tei” degli O-Zone, con un tasso di distrazione che sfiora il 79%. Subito dopo compaiono “Empire State of Mind” di Jay-Z e “Pump It” dei Black Eyed Peas, entrambe con percentuali molto elevate.

All’estremo opposto, invece, la canzone meno distraente è risultata “The Circle of Life” dalla colonna sonora del Re Leone, che non supera il 19%. Seguono “Wonderful Tonight” di Eric Clapton e “Brothers in Arms” dei Dire Straits.