APPROVATO Autostrade: da oggi vige la regola dei 5 minuti, se rimani in coda di più non paghi il casello

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5 minuti di fila al casello autostradale nuovo limite (Canva foto) - www.vehiclecue.it

Attese infinite ai caselli sotto accusa: si discute di un limite massimo di cinque minuti per pagare il pedaggio.

Restare fermi in coda al casello può trasformarsi in una delle esperienze più snervanti per qualsiasi automobilista. La lentezza dei pagamenti, unita a flussi di traffico sempre più intensi, alimenta un malcontento diffuso tra chi ogni giorno percorre le principali arterie stradali.

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Il tema dei pedaggi non riguarda solo la tariffa applicata, ma anche il tempo impiegato per poterla corrispondere. In molte città congestionate, il problema non è pagare la somma dovuta, ma riuscire a farlo senza restare imbottigliati per minuti interminabili. La discussione pubblica si concentra quindi sempre più sulla tutela dei diritti dei consumatori, spingendo politici e associazioni a proporre nuove regole.

Secondo diverse indagini, i rallentamenti ai varchi di pagamento non solo rallentano la circolazione, ma hanno effetti diretti sulla produttività e sulla qualità della vita urbana. Alcuni esperti sottolineano che un ingorgo prolungato ai caselli genera un danno economico rilevante, che si somma all’inquinamento prodotto dalle auto ferme con il motore acceso.

Le società concessionarie delle autostrade difendono spesso i propri sistemi, sostenendo che la congestione non dipenda esclusivamente dai caselli, ma da fattori strutturali legati alla mobilità cittadina.

Una proposta che cambia le regole del gioco

In questo scenario è nata l’iniziativa di alcuni parlamentari, intenzionati a stabilire un limite massimo di cinque minuti di attesa per pagare il pedaggio. La deputata Digna Calle di Podemos Perù ha presentato il disegno di legge 12418, che prevede l’obbligo di affiggere cartelli ben visibili per informare gli automobilisti della misura. Secondo la proposta, se il limite viene superato, il traffico dovrebbe essere liberato senza alcun indennizzo per le società concessionarie.

Un’iniziativa simile è arrivata anche da Wilson Soto di Acción Popular, che propone l’apertura automatica delle barriere in caso di code superiori a cinque minuti. Entrambe le proposte sono pensate per essere integrate nella normativa di tutela dei consumatori e affidano al Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni la regolamentazione pratica. Come ricorda Infobae, la misura nasce in risposta ai livelli record di congestione che affliggono la capitale e le principali vie del Paese.

Casello
Casello autostradale (Canva foto) – www.vehiclecue.it

Dove è entrata in vigore la legge

Il punto centrale è che la misura, nonostante possa sembrare una realtà italiana leggendo alcuni titoli, è invece una proposta in discussione in Perù. Lima figura tra le città più congestionate dell’America Latina e proprio questo dato ha spinto i legislatori a muoversi. Nel 2023, percorrere dieci chilometri richiedeva in media quasi mezz’ora, un tempo che ha acceso le proteste degli automobilisti.

Lima Expresa, una delle società concessionarie, ha già fatto sapere che continuerà a operare secondo i contratti vigenti, respingendo le accuse di chi ritiene i pedaggi responsabili del traffico. Intanto, le proposte legislative restano al vaglio delle commissioni, con l’obiettivo di garantire che restare bloccati più di cinque minuti al casello non debba più tradursi in un pagamento forzato.