Parcheggi, imposto il limite di età: dai 73 anni non potrai più posteggiare gratis | Scatta l’abbonamento annuale

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Pensionato di 73 anni, dopo oltre due decenni, è costretto a pagare l’abbonamento. Il caso che solleva interrogativi sulle leggi vigenti.
Per molti, la pensione non segna esclusivamente la conclusione di un percorso lavorativo, ma segna l’inizio di un periodo della vita in cui godere di ulteriori vantaggi e riconoscimenti.
In diverse nazioni europee, i pensionati usufruiscono di sconti sui mezzi pubblici, ingressi gratuiti nei musei, e biglietti scontati per cinema e teatri, un modo per la società di riconoscere gli anni di contributi.
Tali privilegi non sono semplici e mere concessioni, quanto piuttosto segno di grande rispetto e gratitudine per gli anni di vigoroso contributo apportato alla società.
In questo scenario, suscita particolare attenzione una vicenda che capovolge completamente questa logica: un pensionato, anziché ricevere un vantaggio, ha perso un’abitudine che considerava diritto, trovandosi così a dover sborsare danaro ciò che aveva ottenuto gratuitamente per oltre due decenni.
Il caso clamoroso
La storia di cui parleremo ci porta fuori Italia. Per l’inciso, protagonista di questa storia è Bob Howes, pensionato inglese di 73 anni. Come riferito dallo spagnolo Talent 24H, per più di vent’anni ha parcheggiato la sua auto di fronte alla sua abitazione a Southampton, in un’area che considerava di sua proprietà.
Tuttavia, quella che era una routine consolidata è stata bruscamente interrotta dal comune, che lo ha informato che lo spazio in questione è in realtà pubblico e non può essere utilizzato come parcheggio privato. Di conseguenza, il signor Howes ha dovuto spostare il suo veicolo e, per poter solo parcheggiare dall’altra parte della strada, ha dovuto pagare un abbonamento annuale di 32 sterline.

Il cavillo burocratico
Prima di arrivare a questa conclusione, Howes aveva cercato di risolvere la situazione, offrendo al comune oltre 3000 sterline per installare un bordo stradale ribassato che gli avrebbe consentito legalmente di parcheggiare. La richiesta, tuttavia, è stata rifiutata per motivi tecnici: le dimensioni del suo vialetto non rispettavano i requisiti minimi imposti dalle norme locali, le quali richiedono una profondità minima di 4,8 metri per evitare che il veicolo invada il marciapiede o la carreggiata. Con i suoi 4,3 metri, lo spazio del pensionato era insufficiente per soli 50 centimetri!
Secondo Talent 24H, la situazione ha suscitato un forte malcontento tra i cittadini e online, con molti che hanno considerato la decisione eccessivamente severa e priva di logica. La questione apre inoltre un dibattito più ampio sull’equilibrio tra il rispetto delle regole e le necessità della vita quotidiana. Non si può escludere che il pensionato faccia ricorso; nel frattempo, resterà obbligato a pagare all’anno per l’abbonamento.