Semaforo rosso, da ora farai come il pedone: premi questo pulsante dell’auto e lo avrai subito verde | Puoi sfrecciare indisturbato

Semaforo rosso (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Semaforo rosso (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Premi un pulsante e il semaforo ti ascolta: arriva il sistema che promette di rivoluzionare il traffico urbano.

Chiunque guidi ogni giorno sa bene quanto il tempo passato in coda, specialmente ai semafori, possa trasformarsi in una prova di pazienza. Non si tratta solo di stress: spesso basta un singolo incrocio bloccato per mandare in tilt l’intera viabilità di una zona. E quando si è già in ritardo o in mezzo al traffico del rientro, anche un minuto in più sembra un’eternità.

—>

Negli ultimi anni si è parlato molto di come le città debbano diventare “più intelligenti”, con soluzioni che mettano la tecnologia al servizio della mobilità. Si va dai sensori nei parcheggi ai pannelli stradali dinamici, fino ai sistemi che regolano automaticamente il flusso veicolare. Ma il semaforo, quello, sembrava sempre rimanere lì, immobile e identico a se stesso.

Hai presente quando resti fermo al semaforo rosso, da solo, in mezzo al nulla, mentre l’altra corsia (vuota) ha ancora il verde? Ecco, quella situazione che fa innervosire anche i più zen potrebbe presto diventare un ricordo. Non è uno scherzo.

Da anni si cerca di alleggerire il traffico cittadino, soprattutto per ridurre il caos e contenere le emissioni. Auto ferme = motori accesi = aria peggiore. Insomma, la matematica ambientale non lascia scampo. E quindi? Si cerca ogni scappatoia, ogni trucco per snellire il flusso delle auto.

Soluzioni particolari

In tanti incroci, specie nei centri storici o nei quartieri troppo fitti, le rotonde non ci stanno fisicamente. E allora si torna ai soliti semafori. Però – e qui viene il punto – quei vecchi semafori rigidi e impersonali non vanno più bene. Troppo spesso capita di perdere minuti preziosi, con l’auto accesa e il piede che scalpita sul freno, mentre dall’altro lato non passa nessuno. Una vera beffa.

Il problema, in fondo, è che non puoi far nulla. Non puoi dire al semaforo “ehi, guarda che qui c’è coda e lì no”. Ti tocca aspettare. Sempre. Però, e qui arriva la parte interessante, qualcosa si sta muovendo. E arriva da chi meno te l’aspetti.

Auto al semaforo (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Auto al semaforo (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

L’innovazione

Hai mai sentito parlare del progetto “Green Light”? È roba di Google, e a quanto pare potrebbe rivoluzionare sul serio il modo in cui viviamo i semafori. In pratica, hanno pensato di usare l’intelligenza artificiale per sincronizzare i semafori con il traffico reale, usando i dati raccolti da Google Maps. Roba da nerd, ma con effetti molto concreti.

Nel dettaglio – come riporta AllaGuida.it – hanno già provato questa cosa in città come Amburgo, Manchester e anche a Seattle. Hanno scelto 70 incroci, mica pochi. Il risultato? Meno auto ferme, -30% di stop inutili e -10% di emissioni. Numeri che fanno riflettere. E soprattutto fanno ben sperare.