ULTIM’ORA, addio alcolock: da ora puoi sfondarti di birra senza perdere mai la patente | Il nuovo alcol invisibile all’etilometro

Bicchiere di birra e vantaggi (Pixabay foto) - www.vehiclecue.it

Bicchiere di birra e vantaggi (Pixabay foto) - www.vehiclecue.it

Un’innovazione destinata a cambiare il modo di bere: effetti simili all’alcol ma senza postumi, rischi alla guida o problemi di salute.

L’alcol fa parte della nostra vita sociale da sempre: brindisi, feste, cene con amici… difficile immaginare certi momenti senza un bicchiere in mano. Però c’è l’altro lato della medaglia: mal di testa il giorno dopo, cali di lucidità, rischi alla guida.

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E non parliamo solo della salute a lungo termine, ma anche delle piccole conseguenze quotidiane che possono complicare la vita. È per questo che sempre più persone cominciano a chiedersi se non ci sia un’alternativa valida.

Nei supermercati e nei bar ormai spuntano come funghi le versioni “senza”, dalle birre analcoliche ai cocktail a base di succhi ed estratti naturali. Funzionano, sì, ma fino a un certo punto. Non possono essere paragonati agli alcolici veri.

Danno il gusto, a volte anche l’estetica, ma non riescono a restituire quella sensazione di leggerezza ed euforia che fa parte dell’esperienza. In altre parole, manca proprio quel “buzz” che la gente cerca. Poi c’è la questione della guida.

Pericoli alla guida

L’etilometro è ormai il nemico numero uno di chi ama bere, e per molti il timore di perdere la patente pesa più della sbornia del giorno dopo. Si finisce a fare i conti non solo con la legge ma anche con la responsabilità verso gli altri, e l’idea di un compromesso tra piacere e sicurezza è diventata un vero chiodo fisso.

Negli ultimi anni, proprio da qui è partita la ricerca. Non più solo bevande analcoliche che imitano il gusto, ma tentativi concreti di ricreare l’effetto del bere, in modo controllato. È una sfida enorme, che mescola chimica, neuroscienza e perfino un po’ di cultura sociale. In poche parole: non si tratta di sostituire la birra o il vino, ma di inventare un nuovo modo di vivere la socialità attorno a un bicchiere.

Etilometro e birra (Pixabay foto) - www.vehiclecue.it
Etilometro e birra (Pixabay foto) – www.vehiclecue.it

Scoperte che sembrano fantascienza

Un gruppo guidato dal professor David Nutt, dell’Imperial College di Londra, ha lavorato a un composto chiamato Alcarelle. A quanto pare riesce a dare le stesse sensazioni dell’alcol, ma senza gli effetti indesiderati dell’etanolo. In pratica, agisce solo su alcuni recettori del cervello legati al rilassamento e alla voglia di socializzare, evitando cose come mal di testa, aggressività o danni al fegato. Secondo quanto raccontato da The Drinks Business, questa molecola è già in fase di valutazione da parte dei regolatori e, se tutto va bene, potrebbe arrivare sul mercato in circa cinque anni. Lo stesso Nutt ha ammesso di averla provata: la descrive come un paio di bicchieri di vino, quindi leggera e piacevole, ma senza mai portare a uno stato di ubriachezza incontrollabile.

Il corpo poi la smaltisce rapidamente, senza passare per il fegato. Un bel passo avanti, insomma. L’idea non è quella di far sparire l’alcol tradizionale, ma di offrire una terza opzione. Al momento non c’è ancora l’ok né in Europa né negli Stati Uniti, ma la squadra di Nutt sembra ottimista. Intanto la sua azienda, GABA Labs, ha già lanciato Sentia, una bevanda con estratti vegetali che cerca di imitare, almeno in parte, la sensazione di ebbrezza. Se i tempi verranno rispettati, nei prossimi anni potremmo davvero vedere nascere cocktail e drink che regalano il bello dell’alcol, senza i suoi effetti peggiori.