Confermato Agenzia delle Entrate, azzerata l’IVA sulle auto: da oggi maxisconto di 5.000€ | Cancellata la tassa vergognosa

Auto parcheggiate e soldi (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Una recente situazione rimette in discussione le regole fiscali su acquisti auto, aprendo scenari nuovi per molti contribuenti.
Comprare un’auto non è mai una scelta leggera. Sempre più italiani, negli ultimi tempi, hanno iniziato a guardare oltre per portarsi a casa un veicolo usato con qualche vantaggio in più. Ma dietro queste operazioni, apparentemente semplici, si nascondono spesso intricati problemi burocratici e fiscali che possono trasformare un affare in una vera e propria grana.
La questione più spinosa? L’IVA, ovviamente. O meglio: come viene applicata e interpretata nel caso di questi acquisti. In teoria, esistono regimi fiscali pensati proprio per questo tipo di operazioni, come quello del margine.
Ma in pratica, le interpretazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate non sempre sono così lineari. Molti si sono ritrovati a dover dimostrare la legittimità di transazioni ritenute corrette fino a poco prima.
Ecco perché ogni volta che arriva una sentenza a fare chiarezza, beh, il settore tira un sospiro di sollievo. Perché quando si ha a che fare con regole da un lato e interpretazioni locali dall’altro, il rischio di inciampare è sempre dietro l’angolo. E gli operatori, specie quelli onesti, hanno bisogno di certezze. Altrimenti si blocca tutto.
Uno spiraglio di luce
Questa non è solo una storia di auto e fatture. È anche un tema di fiducia tra cittadini, aziende e pubblica amministrazione. Se le regole cambiano a posteriori o vengono interpretate a convenienza, non si può pretendere collaborazione. La trasparenza deve essere reciproca, altrimenti si alimenta solo un clima di diffidenza.
Questa sentenza, pubblicata il 5 agosto 2025, potrebbe aprire la strada a nuovi ricorsi simili, specie per chi è finito nel mirino dell’Agenzia per motivi analoghi. È un precedente che fa rumore e che, probabilmente, spingerà gli uffici a rivedere certe posizioni.

Una decisione che rimette tutto in discussione
Come riporta LeccePrima, a Galatone, in provincia di Lecce, una sentenza ha ribaltato completamente un accertamento IVA da oltre 32 mila euro notificato al titolare della My Cars srl, un’azienda che si occupa di vendita di veicoli, nuovi e usati. Il punto centrale? L’acquisto di alcune auto dalla Germania, su cui era stato applicato il regime speciale del margine. L’Agenzia delle Entrate non ci ha visto chiaro e ha contestato tutto… ma stavolta ha perso.
I giudici tributari hanno valutato la documentazione presentata (che era ben fatta, a quanto pare) e hanno ritenuto valide le ragioni dell’imprenditore. Non solo: hanno anche condannato l’Agenzia a pagare le spese legali. E la cosa interessante è che non si tratta di un caso isolato: già l’anno scorso, la stessa corte si era espressa allo stesso modo, su una questione praticamente identica. Entrando nel merito, quello che ha fatto la differenza è stata la capacità del contribuente di dimostrare—anche tramite una perizia giurata—la correttezza dell’operazione. In altre parole: tutto era in regola. L’IVA era già stata assolta nei passaggi precedenti, e quindi il regime del margine era perfettamente legittimo. L’Agenzia, dal canto suo, non è riuscita a smontare questa versione.