Novità significative sul bollo auto (Shutterstock foto) - www.vehiclecue.it
Le tabelle sono indispensabili per comprendere di più sui valori di mercato. Questa cifra lascerà sbalorditi i più!
Il Bollo Auto si inserisce nella lista di tasse alle quali ciascun possessore deve provvedere obbligatoriamente al pagamento (salvo alcune specifiche eccezioni che avremo modo di approfondire più avanti). Un costo fisso indispensabile se si vuole continuare a fruire delle prestazioni di veicoli a quattro ruote o ciclomotori.
Tra le caratteristiche che rendono il Bollo Auto profondamente differente rispetto a molteplici tasse analoghe vi è il fatto che si tratti di un tributo a carattere regionale, il cui importo non solo varia di Regione in Regione, ma che, una volta pagato, finisce direttamente nelle casse della stessa.
Inoltre, uno degli aspetti da sempre più controversi, per questo anche molto discussi dal punto di vista dei consumatori, è il fatto che, senza tenere conto dell’effettivo utilizzo del mezzo sul quale il Bollo si paga, lo stesso debba indistintamente venire erogato, anche se il veicolo resta in garage inutilizzato.
Tutti i veicoli che vengono immatricolati devono necessariamente essere coperti dal pagamento del Bollo, indipendentemente dalla targa che montano: ciò significa che anche le vetture con permessi temporanei di immatricolazione o targhe turistiche sono obbligati, tramite proprietario, al pagamento dell’importo.
Il pagamento della tassa è necessaria a partire dal primo giorno del famigerato “periodo d’imposta“, ossia dal primo giorno dall’inizio dell’anno. In alternativa sarà possibile procedere al pagamento direttamente al momento dell’acquisto, ma indipendentemente da ciò la sua validità si interrompe soltanto il 31 Dicembre, al termine dell’anno solare.
Il pagamento deve essere effettuato presso il Comune riportato sul certificato di immatricolazione del veicolo, o tramite addebito diretto o usufruendo di modalità telematiche, accedendo a servizi bancari elettronici, carte di credito e di debito, ma anche certificati digitali. In merito alle esatte cifre del pagamento, queste vengono stabilite dalla Legge in relazione a specifiche caratteristiche del veicolo, quali la potenza del motore e la categoria dello stesso. Le aliquote base della tassa vengono precisate all’interno del D.P.R. 5 febbraio 1953 n. 39. Al prezzo base dell’imposta deve essere aggiunta, per attenzionare i dati nella loro totalità, la potenza espressa in cavalli fiscali.
In Spagna, ad esempio, le automobili che contano meno di 8 CVF saranno riguardate dal pagamento di una tassa corrispondente ai 12,62 euro, che lievita fino a 34,08 euro nel caso in cui il veicolo dovesse collocarsi nella fascia compresa tra gli 8 e gli 11,99 CVF. Il limite si innalza ulteriormente, quando parliamo di motori con CVF tra 12 e 15,99, con un prezzo obbligatorio pari a 71,94 euro.
Tra i 16 e i 19,99 CVF la cifra da pagare corrisponderà a 89,61 euro, mentre se si tratta di veicoli vantanti un motore con capacità superiori ai 20 CVF, il prezzo corrisponderà a 112 euro. Le uniche circostanze che esentano dal pagamento della tassa sono da ricercare nel possesso di veicoli impiegati per il servizio medico o per il trasporto di persone con mobilità ridotta (certificata almeno al 33%), veicoli destinati al trasporto pubblico urbano con più di nove posti a sedere, veicoli di rappresentanza ufficiale, come quelli utilizzati per i trasporto di diplomatici o macchinari agricoli. Lo scrive Race.es.