UFFICIALE, l’Europa rivede la legge e non vieta più i motori a combustione: approvata la neutralità tecnologica | Addio elettriche, è finita

Frenata dell'elettrico (Pixabay foto) - www.vehiclecue.it
L’Europa rivede le sue strategie sull’auto del futuro, aprendo a nuove soluzioni e riconsiderando il ruolo delle tecnologie tradizionali.
Negli ultimi tempi, chi lavora (o vive) nel mondo dell’auto ha imparato a convivere con un senso costante di incertezza. Tra scadenze fissate nero su bianco e obiettivi climatici sempre più rigidi, sembrava che il futuro a batteria fosse già scritto.
Ma, nel frattempo, l’industria ha cominciato a scricchiolare: piani industriali in crisi, stabilimenti in bilico, e tanti – troppi – interrogativi su cosa accadrà davvero nei prossimi dieci anni. Non è solo una questione di tecnologia.
L’auto elettrica, almeno sulla carta, è il punto d’arrivo. Ma quando si guarda alla realtà – quella dei costi, delle infrastrutture, dei tempi – ecco che le certezze iniziano a svanire. Tra governi che spingono sull’acceleratore e industrie che frenano bruscamente, il compromesso sembra lontano.
E in tutto questo, gli automobilisti restano sospesi, in attesa di capire dove – e come – finirà questa transizione. Negli ultimi mesi, però, qualcosa si è incrinato nel racconto ufficiale. Sempre più voci stanno mettendo in discussione l’idea che l’elettrico debba essere l’unico orizzonte possibile.
Situazione particolare
E non si tratta di scettici solitari: sono costruttori, analisti, leader di partito a far notare che forse si è corso troppo, senza preparare bene il terreno. Caricabatterie insufficienti, incentivi ballerini, prezzi dell’energia impazziti… insomma, non proprio il contesto ideale per una rivoluzione.
Ed è proprio in questo clima – un po’ teso, un po’ disilluso – che arrivano segnali da Bruxelles. O meglio, dal Parlamento Europeo. Si parla di aperture, di correzioni di rotta. E c’è chi comincia a intravedere un possibile dietrofront sulle scelte prese in passato. Ma cosa sta succedendo davvero dietro le quinte?

Una voce grossa si fa sentire a Bruxelles
Stando a quanto riportato tempo fa da Reuters, e ripreso da Motorbox, il Partito Popolare Europeo (PPE) – cioè il gruppo politico più numeroso a Strasburgo, quello della Von Der Leyen per intenderci – ha deciso di cambiare passo. Niente più elettrico obbligatorio per tutti dal 2035. L’idea, ora, è di puntare su quella che chiamano “neutralità tecnologica”, cioè lasciare aperte più strade: biocarburanti, ibridi plug-in, e chissà cos’altro.
Il PPE ha preparato un documento ufficiale in cui chiede di rivedere il divieto europeo di vendere auto a combustione oltre il 2035. Anzi, vorrebbero revocarlo già a breve. Il motivo? Salvare l’industria europea dell’auto, che secondo loro rischia di andare a sbattere contro obiettivi troppo severi e tempi troppo stretti. Vedremo cosa succederà nel prossimo futuro.