Veicoli a motore, approvato il nuovo “Malus Ecologico”: si rischiano 60.000€ di maximposta | Un suicidio

Traffico e soldi (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

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Una nuova imposta colpisce i veicoli inquinanti: tra limiti severi e polemiche, l’automotive europeo cambia volto.

Negli ultimi tempi sembra che avere un’auto a benzina o diesel stia diventando sempre più complicato. Non è solo una questione di carburante, di costi o di manutenzione… ma di regole sempre più severe che spuntano da ogni angolo d’Europa. Chi guida un’auto “vecchio stile” rischia di finire schiacciato tra nuove tasse, restrizioni e cambi di normativa continui. E il tutto con una certa fretta.

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Certo, la transizione ecologica è un tema centrale. Nessuno lo mette in dubbio. Ma spesso si ha l’impressione che certe decisioni arrivino dall’alto senza troppi riguardi per chi le subirà. Ci si trova così a fare i conti con imposte e divieti che colpiscono proprio chi magari non ha la possibilità immediata di cambiare veicolo o di passare all’elettrico.

E il malumore cresce, inutile girarci intorno. Intanto, da Bruxelles si parla di energia, emissioni, impatti ambientali. E nel frattempo, i cittadini cercano solo di capire cosa possono ancora guidare senza finire nei guai.

Il problema è che, al di là dei titoli e delle promesse green, le conseguenze ricadono sempre sugli stessi. Produttori e consumatori sono costretti a correre dietro a limiti sempre più stretti, con il rischio concreto di vedere sparire intere fasce di mercato. Tra auto usate svalutate, modelli fuori norma e imposizioni sui pesi… il caos è dietro l’angolo.

Limiti, soglie e nuove regole in arrivo

La nuova tassa non si basa solo sulle emissioni di CO2 – già questo basterebbe a far tremare molti – ma anche sul peso del veicolo. Se si supera la soglia dei 1.600 kg, scatta il supplemento. Si pagano 10 euro per ogni chilo in eccesso e si arriva fino a 30 euro al chilo oltre i 2.100 kg. In pratica, un SUV un po’ più pesante rischia di costare come un appartamento.

E poi c’è il Regolamento Euro 7. Nuove regole, nuove omologazioni, nuovi parametri. L’obiettivo è chiaro: ridurre drasticamente le emissioni dei trasporti su strada. Insomma, l’aria sta cambiando, e non solo in senso ecologico.

Auto in strada (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it
Auto in strada (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Una novità che divide opinione pubblica e governo

La Francia ha deciso di anticipare tutti, introducendo una tassa che colpisce i veicoli ritenuti inquinanti al momento della prima immatricolazione. Si chiama “Malus Ecologique” e – a quanto pare – non guarda in faccia nessuno: più il veicolo inquina o pesa, più si paga. La misura, ovviamente, ha fatto subito discutere.

Come riportato da FinanciaLounge, l’imposta parte da cifre simboliche, diciamo 50 euro, ma può schizzare fino a 60.000 euro per i modelli più pesanti ed energivori. Un’enormità. E c’è già chi parla di provvedimento classista, perché penalizza chi magari non ha la possibilità economica di acquistare auto nuove e leggere, ma deve arrangiarsi con ciò che ha.