Autovelox, una volta questi erano illegali: da oggi in funzione | Ennesima pugnalata a tutti gli automobilisti

Autovelox legali e illegali

Autovelox legali e illegali (Canva-Shutterstock foto) - www.vehiclecue.it

Automobilisti stufi di fare i conti con una situazione estremamente confusa. Quali autovelox sono “in diritto” di operare? Come funzionano le multe?

Gli autovelox sono dispositivi elettronici posizionati sulle strade italiane, volti a verificare la velocità di percorrenza delle automobili e controllare che le stesse non superino i limiti di velocità disposti su ciascun determinato tratta.

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E’ possibile incorrere in autovelox fissi o mobili, ma il funzionamento è pressoché identico: attraverso radar o laser effettuano misurazioni della velocità, procedendo a scattare foto al veicolo o alla sua targa in caso di infrazione rivelata.

Secondo quanto disposto dal Codice della Strada, tuttavia, ciascun autovelox deve rispettare delle regole ben precise: i dispositivi devono, infatti, essere segnalati preventivamente, almeno 150 metri prima della loro effettiva posizione, attraverso cartelli appositi.

Per quanto riguarda il rilevamento dell’infrazione, invece, la tolleranza sul valore corrisponde al 5%, dunque almeno a 5 km/h, con la multa comminata al proprietario del veicolo che dovrà essere completa di importo da pagare, luogo, data e ora dell’infrazione ed eventuale possibilità di ricorso.

Una decisione storica

L’ordinanza n. 12924/2025 della Corte di Cassazione ha ufficialmente stabilito che tutte le multe eseguite a seguito di segnalazioni provenienti da autovelox approvati ma non omologati non hanno valenza alcuna. L’omologazione, infatti, ai sensi dell’articolo 142 del Codice della Strada è il requisito fondante che ciascun dispositivo deve rispettare per poter risultare perfettamente operativo.

Ciò significa che indipendentemente dal funzionamento, dalla precedente approvazione o dalla taratura che può essere effettuata periodicamente, in assenza di una pregressa omologazione tutto ciò che il sistema raccoglierà non potrà in alcun modo essere utilizzato per imputare responsabilità agli automobilisti.

Indicazione di un autovelox
Indicazione di un autovelox (Shutterstock foto) – www.vehiclecue.it

Le possibilità a disposizione degli automobilisti

Se all’interno del verbale rilasciato a seguito di una contestata violazione viene segnalata l’omologazione dell’autovelox, pur non essendo corrispondente a realtà, il soggetto che ha ricevuto la sanzione è in pieno diritto di procedere con la querela di falso, volta a dimostrare l’assenza di omologazione, che comporterà direttamente l’illegittimità della multa, oltre ad ogni altra sanzione accessoria comminata.

Per questo, sarebbe opportuno verificare la presenza di una dicitura riportante l’omologazione dell’autovelox all’interno del verbale, che dovrà essere completa di matricola, modello e decreto ministeriale, e in caso di assenza rivolgersi direttamente al Comune al cui interno del territorio l’autovelox è posizionato, così come la Polizia Locale, al fine di verificare il certificato di omologazione, accedendo agli atti. Il ricorso potrà essere impugnato entro 30 giorni dalla notifica rivolgendosi al Giudice di Pace, limite che si eleva a 60 nel caso in cui si scelga di affidarsi al Prefetto. Lo scrive Studio Legale Saltelli.