Autostrade: se provochi un incidente a questa velocità dovrai risarcire di tasca tua | Assicurazione nulla, vai in rovina a vita

Incidente d'auto

Incidente d'auto (Depositphotos foto) - www.vehiclecue.it

Hai provocato un incidente su strada? La velocità di marcia non importa: sanzione pecuniaria e risarcimento non te li toglie nessuno!

Quando ci si trova a compiere la propria marcia su una strada extraurbana principale, ossia un’autostrada, è fondamentale mantenere un occhio sempre attento sui limiti di velocità vigenti in un determinato tratto, che possono variare di chilometro in chilometro.

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Sebbene il limite generalizzato per le autostrade del Belpaese risulti essere pari a 130 km/h, infatti, ipotizzando di procedere su un tratto di strada caratterizzato dalla presenza di tre diverse corsie disponibili, la stessa indicazione potrebbe essere soggetta ad una variazione significativa.

Generalmente nella corsia centrale, la velocità massima da mantenere resta indicata a 130 km/h (ad eccezione della presenza di indicazioni differenti), mentre la minima dovrà essere almeno pari a 60 km/h, limite che aumenta a 90 quando ci si trova lungo la corsia di sinistra, utilizzata per compiere sorpassi.

Nella corsia di destra, quella prossima al guardrail esterno, appena prima della corsia di emergenza, invece, non esistono limiti fissi, ma è fondamentale ribadire come non si tratti di indicazioni facoltative, bensì di prescrizioni, imposizioni che in caso di mancato rispetto andranno a costituire delle vere e proprie violazioni del Codice della Strada.

Il rischio è sempre dietro l’angolo

Sebbene si sia, generalmente, portati a pensare che condurre una guida lenta sia sinonimo di attenzione e prudenza, tenete a mente che su determinate categorie di strade, invece, sono molteplici le circostanze di rischio e potenziale danno che possono essere causate nientemeno che da una marcia eccessivamente compassata. Le superstrade, ma soprattutto le autostrade sono tra quei luoghi dove il rischio può tramutarsi in effettivo, con possibilità che si creino imprevisti, aumentando il rischio di incidenti in modo drastico.

In merito, l’articolo 141 del Codice della Strada dispone la presenza non soltanto di limiti massimi, come di consueto, bensì anche di limiti minimi: il comma 6 specifica che tutti gli automobilisti debbano prestare attenzione ad evitare di circolare a velocità ridotte a tal punto da costituire intralcio o pericolo per la circolazione, pena sanzioni amministrative comprese tra i 42 e i 173 euro. 

Guida in autostrada
Guida in autostrada (Depositphotos foto) – www.vehiclecue.it

Conseguenze inevitabili

Se la marcia eccessivamente rallentata mantenuta da un automobilista arriva a provocare un sinistro stradale, lo stesso potrebbe trovarsi obbligato a risarcire i danni causati; in alcuni casi, decisamente più severi, addirittura vi è la possibilità che lo stesso sia soggetto alla rivalsa dell’assicurazione.

E’ bene precisarlo, mantenere prudentemente una velocità moderata non costituisce in alcun modo una scorrettezza, specie se in presenza di validi motivi, ma procedere a passo d’uomo su strade generalmente contraddistinte da velocità in km/h che raggiungono le 3 cifre non rappresenta di certo una scelta saggia, ne per sé stessi, ne nei confronti degli altri. Lo scrive Brocardi.it.