Navigatore GPS, scatta il divieto ministeriale: se lo usi ti ardono vivo | Dovrai tornare al Tutto Città

GPS auto divieto (Canva foto) - www.vehiclecue.it
Se usi il navigatore così rischi multe pesantissime, ecco cosa prevede il Codice: se ti beccano rischi grosso.
Da quando i dispositivi elettronici sono entrati nelle auto, il modo di viaggiare è cambiato radicalmente. Se un tempo era necessario affidarsi a mappe cartacee, oggi basta un’applicazione per orientarsi in qualsiasi città, anche senza conoscere neanche una via. Questa comodità però ha un lato nascosto che non tutti considerano.
Il navigatore, diventato ormai inseparabile compagno di viaggio per automobilisti e motociclisti, può trasformarsi in un problema se utilizzato in maniera scorretta. Nonostante la sua utilità, infatti, c’è un dettaglio che molti tendono a sottovalutare e che può trasformare una semplice abitudine in una violazione costosa.
Pensate a chi lavora quotidianamente con le consegne o a chi viaggia spesso per lavoro: senza GPS sarebbe complicato rispettare orari e percorsi. Tuttavia, anche chi lo usa solo occasionalmente deve fare attenzione, perché la legge è chiara e non ammette leggerezze. Non si tratta solo di buon senso alla guida, ma di vere e proprie sanzioni già stabilite.
La diffusione degli smartphone ha reso il GPS ancora più accessibile. Un telefono con Google Maps o altre app basta e avanza per sostituire i vecchi navigatori dedicati. Ma proprio questo uso massiccio dei cellulari al volante ha fatto emergere un punto critico, che le forze dell’ordine osservano con grande attenzione.
Attenzione a come lo usi in auto
Il Codice della Strada non vieta il navigatore in sé, ma stabilisce precise regole sul suo utilizzo. Come ricorda Quattromania, l’Articolo 173 punisce chi tiene in mano accessori che distraggono durante la guida. Vale quindi anche per lo smartphone usato come GPS. La situazione non cambia neppure se l’automobilista ascolta soltanto le indicazioni vocali senza guardare lo schermo: la semplice azione di tenere il telefono costituisce un’infrazione.
Un agente può intervenire anche se si utilizza il dispositivo per pochi istanti, per esempio mentre si è fermi a uno stop. Questo perché l’auto accesa viene considerata a tutti gli effetti in marcia e l’uso del cellulare resta proibito. Per fortuna, la tecnologia offre soluzioni semplici come supporti da cruscotto o collegamenti allo stereo, che permettono di rimanere in regola senza rinunciare alla praticità.

Le sanzioni previste dal codice
Le conseguenze non sono affatto trascurabili. Chi viene sorpreso con lo smartphone in mano rischia multe che vanno da 161 a 646 euro, una cifra che può pesare notevolmente sul bilancio familiare. E non finisce qui: se la stessa violazione si ripete entro due anni, la punizione diventa ancora più severa con la sospensione della patente per almeno un mese.
Queste regole valgono per tutti, dai professionisti che percorrono centinaia di chilometri al giorno ai semplici automobilisti occasionali. Basta un attimo di distrazione o la convinzione che “tanto sto solo ascoltando la voce del navigatore” per ritrovarsi con una sanzione salata e conseguenze molto serie sulla possibilità di guidare.